CASERTA - L’ingegnere Carlo Santagata, socio della Società Italiana di Fisica (SIF), corrisponderà un premio di 25.000 dollari a chi sottoporrà a verifica sperimentale alcune nuove formule di fisica quantistica che l’interessato può trovare sul sito www.carlosantagata.it
Sebbene queste formule siano state lungamente testate teoricamente in modo completamente soddisfacente una loro conferma anche sperimentale sembra opportuna per quanto si dirà in appresso.
Diciamo brevemente di cosa si tratta. Agli inizi del secolo scorso il fisico teorico Max Planck per dedurre teoricamente una formula tratta dagli esperimenti (come si distribuisce l’energia di un corpo portato ad una certa temperatura (Corpo Nero) in funzione della lunghezza d’onda osservata) (come un oste distribuisce una pietanza tra famelici avventori) dovette formulare l’idea secondo la quale la materia (e cioè gli atomi che la compongono = avventori) emette od assorbe l’onda elettromagnetica (pietanza) sotto forma di pacchetti indivisibili di energia. Tanto per fare un esempio banale, l’energia sarebbe come gli ombrelli o le auto, non è possibile acquistarne tre e mezzo o un’auto e tre quarti ma solo un numero rigorosamente intero di oggetti e quindi è consentito solo (acquistare) assorbire energia o (vendere) emettere energia solo con uno scambio di un multiplo esatto ed indivisibile di pacchetti (o quanti) di energia.
Con questa ipotesi e l’uso della statistica Egli riusciva giustificare teoricamente la già nota formula sperimentale, ma l’idea che lo scambio di energia tra la materia e l’etere avvenisse a scatti era in pieno contrasto con l’assunto della Meccanica Classica secondo il quale tutti i fenomeni naturali avvengono invece nel rispetto della più assoluta continuità. Nasce così una insanabile frattura nel corpo stesso della fisica teorica tutt’ora insoluto. Planck stesso tentò, fino alla fine dei suoi giorni, di trovare una spiegazione classica di questa ipotesi ma non vi riuscì e nessun’altro ancora oggi è riuscito in tale ardua impresa. Oggi i fisici si sono abituati (arresi) all’idea.
Ma se quelle formule anzidette sono verificate anche sperimentalmente (e sarebbe molto strano che non lo fossero), tra tutte le grosse ed immediate conseguenze si avrebbe anche che l’inspiegabile ed astrusa ipotesi di Planck (secondo la quale, come già detto, qualsiasi forma di energia è riconducibile ad un numero intero di pacchetti di energia) è finalmente pienamente interpretabile secondo i canoni della Meccanica Classica. Secondo questa nuova rilettura del detto fenomeno di scambio, l’energia (atomica) passerebbe dalla materia all’etere in forza del fenomeno della multirisonanza. Ed in effetti è facile dimostrare anche sperimentalmente che il fondamentale ed ineludibile fenomeno della risonanza (solo attraverso il quale una forma d’energia può transitare da un corpo all’altro) non si verifica unicamente quando le due frequenze, quella dell’atomo e quella dell’etere, coincidono ma anche quando il loro rapporto è esattamente uguale ad un numero rigorosamente intero (vedi l’esempio del pendolo riportato al suddetto sito internet).
Se all’epoca di Planck (inizio del secolo scorso) la fisica classica avesse capito il fenomeno della multi risonanza, Planck non avesse faticato molto a trovare una valida spiegazione classica della sua strampalata idea. E’ altresì evidente che l’idea preconcetta secondo la quale l’energia possa essere assorbita od emessa solo per pezzi indivisibili (quanti d’energia) di per sé non può suggerire alcun meccanismo di pompaggio o di estrazione dell’energia dal mondo dell’atomo. Se invece è vero che questa idea di Planck può essere interpretata come un banale fenomeno di multi risonanza allora ciò suggerisce immediatamente di costruire una centrale atomica che riesce ad estrarre in modo controllato l’energia dell’atomo sfruttando appunto il detto fenomeno, il che costituisce una vera e propria rivoluzione anche di carattere tecnologico.
Domanda: Quale suggerimento è possibile dare agli sperimentatori.
Risposta: Un esperimento che è possibile effettuare con costi praticamente nulli è il seguente. Una di queste nuove relazioni quantistiche afferma che la lunghezza d’onda elettromagnetica emessa da una carica accelerata è centotrentasette volte (137 è l’inverso della costante di struttura fina, ben nota in fisica atomica) più grande della lunghezza d’onda di de Broglie associata alla carica stessa. Basta quindi soltanto ripetere l’esperienza che accerta la relazione di de Broglie e rilevare, con dei fototubi, la lunghezza d’onda elettromagnetica che accompagna il fenomeno (è quindi un’esperienza che può farsi in un comune gabinetto di fisica liceale).
Domanda: La scienza ufficiale conosce queste relazioni ?
Risposta: A tutt’oggi il sito internet www.carlosantagata.it è stato visitato da oltre 11.000 persone di tutto il mondo. Posso affermare che anche il famoso scienziato italiano Stefano Fantoni, che attualmente è il Direttore della SISSA di Trieste, è a conoscenza di queste nuove relazioni. Aggiungo che lo incontrai nell’agosto del 2006 e discutemmo di una possibile soluzione delle singolarità che affliggono l’attuale fisica teorica. Purtroppo uomini così rari, pregevoli ed eccezionali sono costretti (dai vari Ministri della Ricerca Scientifica), a fronte di un vergognoso stipendio se paragonato con gli altrettanto e per altro verso vergognosi emolumenti di un Dotti o di un Pippo Baudo, ad occuparsi quotidianamente di noiose e banali questioni burocratiche. All’estero le cose stanno ben diversamente.
Ad esempio, sono stato invitato a partecipare ad un Convegno Scientifico che si terrà in America nell’ottobre di quest’anno dal magnate Walter Cruttenden, fondatore del Binary Research Institute. Ma si tratta di un mio lavoro di Meccanica Celeste di cui potremo dire forse qualcosa più in là.
Un'iniziativa lodevole che mette in luce come in questo paese si debba far scienza a volte addirittura con i propri risparmi. (23 apirle 2008)