AVERSA (CASERTA): DATO ALLE FIAMME 'PER DISPETTO' UN PORTONE DEL 1600
Data: Domenica, 30 dicembre @ 15:39:44 CET Argomento: Cronaca
Aversa - Un misteiroso incendio ha distrutto, la notte tra il 28 e 29 dicembre scorso, il prestigioso portone del Marchese Capone risalente al 1600 che chiude lo storico palazzo della famiglia aversana Golia (ovvero i fratelli Giovanni, Aurelio e Carmine, rispettivamente farmacista, magistrato di cassazione e docente universitario alla facoltà di ingengeria).
L’incendio doloso e le sue modalità sono già al vaglio dell’ufficio della polizia di Aversa i cui agenti sono intervenuti prontamente con i vigili del fuoco.
Forse tre, le persone, che hanno appiccato l'incendio doloso in via Toti, 29. Le fiamme hanno distrutto il portone, l'impianto citofonico, alcune utenze telefoniche e parte dell’illuminazione pubblica, oltre ad aver annerito il soffitto dell’androne d’ingresso.
Lo storico Palazzo, di proprietà della famiglia Golia dal 1905, venne edificato dal Marchese Capone alla fine del 600. Sontuoso ed imponente, si erge nel centro storico di Aversa, confinando, attraverso un ampio giardino, con la Chiesa dell’Annunziata e l’Università di Ingegneria.
Lo splendido portone in legno che dava accesso al Palazzo era quello originale voluto dal Marchese Capone, resistito negli anni alle intemperie ed alle asperità, ma non alla stupidità umana che ne ha segnato la fumosa sorte.
L’incendio poteva generare conseguenze ben più gravi, scampate grazie al rapido intervento vigiili del fuoco allertati dall'avvocato Vincenzo Tessitore, penaista dello studio Martucci e coniugato con la dottoressa Gabriella Golia, figlia del noto farmacista aversano. L'avvocato, anch'egli residente nel palazzo, è stato svegliato proprio a causa del fumo denso ed acre che ha ragigunto l'abitazione.
I vigili del fuoco parlano di incendio doloso, soprattutto per la presenza di diversi pneumatici d'auto dati alle fiamme con del liquido infiammabile.
Gli agenti del commissariato di Aversa, coordinati dal vicequestore Luigi Graziano, hanno avviato le indagini su tutti i fronti, battendo principalmente la pista locale. L’ipotesi investigativa è quella di un dispetto posto in essere da qualcuno che abita in zona e che potrebbe servare dei rancori nei confronti di uno o più degli abitanti dello storico Palazzo. A corroborare i sospetti c’è anche lo strano atteggiamento dei vicini e degli abitanti la zona che non sono accorsi al consueto “spettacolo” che, in genere, raduna masse di curiosi, malgrado il trambusto generato dai vigili del fuoco. (30 dicembre 2007-15:39)
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