GIOVANE DONNA TESTE D'ACCUSA CONTRO CAMORRISTI
Data: Mercoledì, 21 gennaio @ 17:29:47 CET Argomento: Cronaca
Sono state determinanti le sue dichiarazioni per identificare l'autore di un omicidio avvenuto lo scorso agosto a Mondragone. Lei è una giovane donna che ha iniziato a collaborare con gli investigatori per incastrare il preunto assassino di un giovane pregiudicato. Anche lei è di Mondragone come la vittima di quell'agguato di camorra ma ora la sua vita è cambiata dopo aver rotto un muro di omertà che si era creato dopo quel delitto commesso in un bar affollato di giovani, causando anche il ferimento di due avventori estranei al fatto. Malgrado il gran numero di testimoni, nessuno si era detto in grado di fornire dettagli: nessuno tranne la ragazza, la cui descrizione dei due killer e dei loro movimenti si è rivelata preziosa per gli investigatori. Al termine delle indagini è stato quindi arrestato Salvatore Cefariello, 23 anni, esponente di spicco del clan Birra di Ercolano: sarebbe stato lui uno dei sicari di Giuseppe Mancone, spacciatore di cocaina ucciso per essersi reso autonomo dal clan casertano dei La Torre. Un delitto concordato nell'ambito di una alleanza - tra i clan ercolanesi e quelli del litorale di Mondragone - non nuova agli investigatori. Cefariello è stato identificato grazie alla descrizione fornita dalla giovane testimone, la quale aveva anche descritto l'incertezza dei due killer nel fuggire, a bordo di una moto, dal bar dopo il delitto: un elemento che aveva già rivolto le indagini verso elementi esterni alla camorra locale. Successive investigazioni dei carabinieri e della Dda di Napoli hanno permesso di accertare che il malavitoso di Ercolano si trovava effettivamente a Mondragone, la sera del delitto, e da qui è scaturita l'ordinanza di custodia a carico del presunto omicida.
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