SPETTACOLI, EREMO-VISIBILE-INVISIBILE: IL 24/8 DRAMMA, COMMEDIA E TEATRO
Data: Giovedì, 23 agosto @ 14:31:45 CEST
Argomento: Spettacoli




CASOLA (CASERTA) – Saranno “Sempre perdendosi” e “Chiusi in casa” gli appuntamenti con il dramma, la commedia e il teatro di domani sera, venerdì 24 agosto, dalle 21, all’Eremo di San Vitaliano di Casola, al quartiere di Casertavecchia, a Caserta, per la quinta edizione del Festival Eremo Visibile@Invisibile, dopo ”l’Assolo” di Toni Servillo di ieri sera. I due spettacoli andranno in scena uno dietro l’altro. “Sempre perdendosi” è un lavoro di Alfonso Benadduce su testi di una delle poetesse più brave d’Italia, Silvia Bre (che sarà presente allo spettacolo). In “Sempre perdendosi” il personaggio principale è Sebastiano, che muore. Trafitto dalle frecce e disfatto dal dolore, lancia il suo grido brutale verso la morte, destinazione invocata con dedizione e desiderio. Si chiude tutto intero nella profondità del proprio lamento, pronto a inabissarsi nel buio. Ma il suo urlo, per essere più acuto, per divenire assoluto, non fa che sfibrarsi, assumere sfumature, variarsi nel giro delle parole, nei suoni della poesia, e poi si riveste di gesti, e infine anche i gesti si dilatano a inventare la loro scena, il teatro. L’istante del grido si distende nella durata del tragico coro a una voce di Sebastiano. Intanto, la forma inafferrabile della morte si sovrappone, fino a coincidere, con il senso indefinibile dell’arte. L’attore viene legato alla sua colonna messa al centro della scena vuota. Dalle punte delle frecce si allarga la visione della resa, l’urlo sacrosanto di un ‘Sebastiano qualunque'. Il poema, scritto da Silvia Bre per il teatro di Alfonso Benadduce - e a lui dedicato - è in pratica una sacra rappresentazione, ispirata a San Sebastiano, che per coincidenza è anche patrono di Caserta. “Ma, è intesa alla maniera moderna – spiegano Luigi Ferraiuolo, Pierluigi Tortora e don Valentino Picazio, organizzatori del festival - come se fosse un dramma di Brecht senza alcun riferimento al luogo da dove è stata attinta la storia e perciò scorrelata temporalmente da ogni riferimento e perciò storia universale. E’ interessante perciò capire quanto di sacro vi sia rimasto o comunque vi perduri”. Il poema è pubblicato dalla casa editrice Nottetempo nella collana i Sassi ed è inserito nella raccolta di poesie Marmo (Einaudi). Subito dopo, alle 22, sarà la volta di Pierluigi Tortora e Rocco Di Santi che saliranno sul proscenio con “Chiusi in casa”, un dramma sull’incomunicabilità. Due uomini, infatti, un ex suggeritore di teatro e un ex sagrestano di chiesa, si trovano chiusi all’interno di una casa rudere dove si affronteranno in un confronto scontro continuo. Una vicenda attuale, ma piena di ironia e divertimento, attraverso le maschere di Cirillo e Pacebbene, due uomini senza via di uscita. Come ogni sera, alle 20, all’Eremo ci sarà, prima degli spettacoli in cartellone, il dramma itinerante “L’uomo in viaggio”. Festival Eremo Visibile@Invisibile è stato ideato e progettato da Pierluigi Tortora, Luigi Ferraiuolo e don Valentino Picazio. L’ingresso è libero. (23 agosto 2007-14:30)





Questo Articolo proviene da Casertasette
https://lnx.casertasette.com

L'URL per questa storia è:
https://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=article&sid=12257