
FAMIGLIA BIMBA MORTA 3 MESI: IMMIGRATI IN ITALIA FANNO SOLO GUAI
Data: Giovedì, 16 agosto @ 15:55:43 CEST Argomento: Giudiziaria
''Gli immigrati vengono, fanno
danni e poi non pagano: siamo gia' inguaiati nella nostra
citta'; non sono razzista, pero' queste persone vengono per
finire di inguaiarci e poi non pagano''. E' la denuncia di
Giuseppe Maiellaro, zio di Grazia, la mamma della piccola
Annalisa Filippone che, a soli tre mesi, domenica sera e' morta
nell'incidente causato da un cittadino liberiano, Roy Jacobson,
mentre era alla guida sotto l'effetto di un mix di droghe, sulla
statale Domitiana, nel Casertano.
''Di sicuro non pagano - afferma lo zio di Grazia - io sono
una guardia giurata e so un po' come vanno queste cose. Adesso
gli faranno il processo e gli daranno il permesso per andare
via. Poi vallo a spiegare alla mamma e al papa' che hanno perso
una bambina''.
Intanto le due sorelline di Annalisa, Raffaela, di 2 anni e
mezzo, ed Angela, di 4 anni e mezzo, entrambe ricoverate
all'ospedale Santobono di Napoli, hanno reagito in modo diverso
alla tragedia. ''La bambina piccola e' del tutto assente - dice
Giuseppe Maiellaro - ha lo sguardo vago e non parla, non
risponde, mentre la piu' grande ha voluto dimenticare. Angela
era stata sulle giostre e dice di essere caduta li', di essersi
fatta male cosi', ha voluto cancellare tutto''.
La famiglia Filippone e' una famiglia distrutta ''sono tre
giorni che non si dorme e non si mangia - afferma Giuseppe - ma
stiamo tutti cercando di dare forza ai genitori perche' hanno
altre due bambine piccole da accudire''.
Adesso il nonno della piccola Annalisa, il papa' di Grazia,
che vive con la moglie insieme alla famiglia Filippone, si sente
in 'colpa'; suo fratello racconta che ''quel giorno la macchina
di Ciro e Grazia aveva dei problemi e lui, che non presta l'auto
mai a nessuno, ha detto loro di prenderla per andare a fare la
passeggiata che volevano fare. Il nonno si sente in colpa
perche' dice che se non gli avesse prestato la macchina non
sarebbe successo nulla''. A poco valgono le parole di conforto
del fratello che cerca di fargli capire che ''purtroppo sono
cose che possono succedere in qualsiasi momento''. (16 agosto 2007-15:55)
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