CHIUSURA LO UTTARO: COMITATO ANTI-DISCARICA CHIEDE INTERVENTO PANSA
Data: Venerdì, 03 agosto @ 00:13:55 CEST
Argomento: Ambiente


Dopo la decisione della X sezione del tribunale di Napoli, dispositivo leggibile interamente qui, il Comitato Emergenza Rifiuti chiede l'intervento del commissario Pansa per chiudere definitavamente il sito



Caserta (Comunicato Comitato Emergenza Rifiuti) - Il Tribunale Civile di Napoli, decima Sezione, ha accolto il ricorso ex art.700 c.p.c. presentato dal Comitato Emergenza Rifiuti ha verificato la fondatezza circa l’individuazione e utilizzo di un sito illegittimo, illegale, inquinato e inquinante. Tale sito è stato offerto al commissario Bertolaso da un pseudo comitato tecnico scientifico. Il commissario, senza alcuna verifica seria e affidabile, circondandosi, infatti, di personaggi ben noti e agli onori delle cronache giudiziarie, ha dilapidato tempi e risorse finanziarie enormi perpetuando e aggravando il vasto inquinamento ambientale e tutte le sue matrici, in particolare le falde acquifere e l’aria. Vale la pena ricordare che tale sito è stato scelto e caldeggiato, contro ogni logica ambientale e ingegneristica, dal Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Caserta, di concerto con il sindaco della città capoluogo e dal sig. Prefetto, con la conseguenza di tentare di sanare situazioni pregresse di illegalità nonostante i commissari delegati, prefetti di Napoli e Caserta avessero più volte, a partire dal 1994 rappresentato tali illegittimità e informato la stessa Autorità giudiziaria. Nelle prossime ore il Comitato Emergenza Rifiuti provvederà, come per legge, ad effettuare le procedure per far porre in esecuzione il provvedimento del sig. Giudice. Il Comitato Emergenza Rifiuti, che riunisce oltre 100 associazioni della Provincia di Terra di Lavoro, diverse migliaia di cittadini, esprime la sua profonda soddisfazione e gratitudine alla magistratura che, ancora una volta, ascoltando le ragioni della società civile, ha fatto trionfare la verità e posto un punto fermo sulla cosiddetta emergenza rifiuti. Il Comitato ringrazia innanzitutto i legali e i cittadini che con la loro professionalità e partecipazione hanno consentito di raggiungere un tale obiettivo. E’ necessario ricordare che il Comitato, sin dalla firma del protocollo d’intesa (11 novembre 2006) si era preoccupato di informare le autorità sul reale stato delle cose, delle scelte interessate del sito effettuato sulla base di dichiarazioni false di pubblici dipendenti e del successivo stato di assoluta precarietà e illegalità della discarica e di come essa è stata gestita da personale scelto incautamente dal dr. De Franciscis e dal vice prefetto dr. Provolo nella qualità di commissario e vice commissario del Consorzio ACSA Ce3 cui il dr. Bertolaso aveva delegato la gestione. La Magistratura, ancora una volta, è stata costretta a fermare scelte illegali e pericolose effettuate da una classe politica incapace e non degna di gestire la cosa pubblica, esponendo le popolazioni e l’ambiente, in ragione di un’orchestrata e funzionale emergenza rifiuti, a pericolo sanitario certo. Vale la pena precisare ancora che sia il dr. Bertolaso, sia il Prefetto sig.ra Stasi, sia il sindaco e il Presidente della Provincia furono subito edotti da questo comitato sullo stato reale del sito di Lo Uttaro, delle sue pregresse vicende e del suo stato di illegalità, grazie alla connivenza di quegli stessi funzionari incaricati poi a indicare il sito nella commissione di cui faceva parte pure l’arch. De Biasio. Il Comitato, così come l’Università Federico II (prof. De Medici) sin dal febbraio 2007 avevano indicato siti alternativi e ipotesi di lavoro diversi dalla discarica. Il Comitato ha inutilmente sollecitato la Provincia ad elaborare il Piano provinciale per lo smaltimento dei rifiuti, in attesa da oltre 9 mesi. Lo stesso Comitato ha elaborato, inascoltato, delle precise proposte per superare la crisi in corso, ha cercato di supportare anche la fase della gestione della discarica, nonostante le posizioni contrarie, proprio per arginare e controllare che almeno la gestione fosse corretta e rispettosa della legge e del buon senso. Neanche questo. Nella discarica si è sversato di tutto, anche materiale pericoloso oltre che ai fanghi di depurazione. Il Comitato giudica scandaloso e preoccupante che le sollecitazioni e gli inviti a fare qualcosa da parte del Comitato dei Garanti siano rimaste costantemente inascoltate e dove, l’unica risposta dai decisori politici è stata invece, quella di nominare nel comitato dei garanti altri politici senza alcuna competenza e volontà di garantire che a Lo Uttaro la legge venisse rispettata; eletti evidentemente solo con la precisa idea di controllare e frenare l’operato dei tecnici operanti all’interno del Comitato dei Garanti, unici presenti nel gruppo e indicati dal Comitato Emergenza Rifiuti. In tutta questa situazione, nonostante la presenza della discarica sul territorio, mentre la raccolta differenziata a Caserta è precipitata a percentuali ridicole, la TARSU è aumentata ed è la più alta d’Italia, i rifiuti rimangono in mezzo alla strada e le aree da bonificare sono rimaste come un monumento al disinganno e all’incompetenza di amministratori arroganti quanto inefficaci. Adesso chiediamo giustizia. Fino in fondo. Una bonifica generale, dalle istituzioni al sito abusivo illegale e pericoloso di Lo Uttaro deve iniziare. Occorre rapidamente ridare fiducia nelle istituzioni democratiche alla gente e alla popolazione campana cui è stata tolta anche l’onorabilità da affaristi, colletti bianchi e da una classe politica non meritevole della fiducia accordata. Per questi motivi il Comitato Emergenza Rifiuti chiede: - Al Prefetto Pansa 1) l’immediata bonifica sia del sito Mastropietro sia di tutta la zona Lo Uttaro già dichiarata Sito di Interesse Nazionale che si sarebbe già dovuta attuare sin dal 1994 in funzione di quanto rappresentato ufficialmente dal Prefetto di Napoli e dal 2005 in funzione di quanto stabilito dal Presidente della Regione Campania Commissario per le bonifiche; 2) l’immediata chiusura della discarica abusiva, illegale e pericolosa di Lo Uttaro; 3) la predisposizione di un accurato studio di caratterizzazione e messa in sicurezza avvalendosi di professionalità universalmente riconosciuti come tali. Tutto ciò prima che la giustizia faccia il suo corso e, nelle more, si chiede di sostituire ad horas la gestione della discarica affidandola al Genio militare con la consulenza degli organi dello Stato di cui in precedenza si sono avvalsi i prefetti Improta e Catalani; - al sig. Ministro degli Interni il trasferimento del prefetto sig.ra Stasi e del vicario dr. Provolo, nonché le dimissioni del sindaco Petteruti e del presidente della Provincia dr. De Franciscis. Adesso. Grazie per l’attenzione. COMITATO EMERGENZA RIFIUTI Italia Nostra; Legambiente Caserta; LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli); WWF Caserta; W.W.F. Aversa; Terra Nostra; CO.AS.CA.; Co.De.Par.; Comitato Civico in difesa dell’acqua CE; Comitato contro il Megainceneritore di Acerra; Comitato mamme e famiglie di Marcianise; Unart Group Marcianise; Viviamo la Scuola CE; Casa Zaccheo (Padri Sacramentini CE); Comitato “Lo Uttaro” S.Nicola La Strada; Comitato di Lotta alla Piattaforma di Pignataro M.; Verdi Maddaloni; Verdi S.Nicola La Strada; Comitato “Macrico Verde”; Vivereinsieme; Comitato “Caserta Città di Pace”; Coop. New Hope; A.V.O.; Auser Filo d’Argento; Amici di Beppe Grillo “Cittadini attivi” Caserta; A.D. Scacchistica CE; Laboratorio Millepiani; Centro Sociale ex Canapificio CE; Movimento per la Pace; Associazione Diotima; ACLI; Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE Italia).

Comitato Emergenza Rifiuti - via Galilei,12 - 81100 Caserta giume@libero.it – 3476472516 – 3338619118 - 3383545634
(2 agosto 2007-22:00)

LETTERA INVIATA AL COMMISSARIO PANSA PER CHIEDERE CHIUSURA LO UTTARO

Come Le è noto il Tribunale Civile di Napoli, decima Sezione, ha accolto il ricorso ex art.700 c.p.c. presentato dal Comitato Emergenza Rifiuti e la discarica abusiva, illegale e pericolosa il cui sito è stato fatto adeguare dal suo predecessore, scelto dal Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Caserta, di concerto con il sindaco della città capoluogo e dal sig. Prefetto, dovrà immediatamente chiudere. Il Comitato, appena Lei si è insediato, si è preoccupato di informarla dello stato delle cose, delle scelte interessate del sito effettuato sulla base di dichiarazioni false di pubblici dipendenti e del successivo stato di assoluta precarietà e illegalità della discarica e di come essa è stata gestita da personale scelto incautamente dal dr. De Franciscis e dal vive prefetto dr. Provolo nella qualità di commissario e vice commissario del Consorzio ACSA Ce3 cui il dr. Bertolaso aveva delegato la gestione. La Magistratura, ancora una volta, è stata costretta a fermare scelte illegali e pericolose effettuate da una classe politica incapace e non degna di gestire la cosa pubblica, esponendo le popolazioni e l’ambiente, in ragione di una orchestrata e funzionale emergenza rifiuti, a pericolo sanitario certo. Vale la pena precisare e ricordare che sia il dr. Bertolaso, sia il Prefetto sig.ra Stasi, sia il sindaco e il Presidente della Provincia sono stati subito edotti da questo comitato sullo stato reale del sito di Lo Uttaro, delle sue pregresse vicende e del suo stato di illegalità, grazie alla connivenza di quegli stessi funzionari poi incaricati a indicare il sito nella commissione di cui faceva parte pure l’arch. De Biasio. Abbiamo indicato siti alternativi e ipotesi di lavoro diversi dalla discarica. Abbiamo inutilmente sollecitato la Provincia ad elaborare il Piano provinciale per lo smaltimento dei rifiuti, in attesa da oltre 9 mesi. Il Comitato stesso ha elaborato, inascoltato, delle precise proposte per superare la crisi in corso, ha cercato di supportare anche la fase della gestione della discarica, nonostante le nostre posizioni contrarie, proprio per arginare e controllare che almeno la gestione fosse corretta e rispettosa della legge e del buon senso. Neanche questo. Nella discarica si sversa di tutto, anche materiale pericoloso come è a lei ben noto. Abbiamo trovato incredibile e scandaloso, oltre ogni accettabilità e sopportazione, che le sollecitazioni e gli inviti a fare qualcosa da parte del Comitato dei Garanti siano rimaste costantemente inascoltate e dove, l’unica risposta dai decisori politici è stata quella di nominare nel comitato dei garanti altri politici senza alcuna competenza e volontà a garantire che laggiù la legge venisse rispettata, ma eletti evidentemente solo con la precisa idea di controllare e frenare l’operato dei tecnici operanti all’interno del Comitato dei Garanti, unici tecnici presenti nel gruppo. In tutta questa situazione, nonostante la discarica, mentre la raccolta differenziata a Caserta è precipitata a percentuali ridicole, la TARSU è aumentata, i rifiuti rimangono in mezzo alla strada e le aree da bonificare sono rimaste come un monumento al disinganno e all’incompetenza di uno Stato cieco. Adesso chiediamo giustizia. Fino in fondo. Una bonifica generale, dalle istituzioni al sito abusivo illegale e pericoloso di Lo Uttaro deve iniziare. Dobbiamo rapidamente ridare fiducia nelle istituzioni democratiche alla gente e alla popolazione campana cui è stata tolta anche l’onorabilità da affaristi, colletti bianchi e di una classe politica non meritevole della fiducia accordata. Tutto questo deve finire subito. Prima ancora che “le carte” della Giustizia le saranno notificate, sig. Prefetto invitandola a rinunciare a reclami o presentare “difese” indifendibili e ad ascoltare invece quanti, in questi ultimi tempi hanno cercato, inascoltati e messi da parte, di contribuire a superare questa difficile fase, con precisi apporti scientifici a cominciare da scienziati della nostra università partenopea. Le scriviamo questo poiché riconosciamo nella sua persona un degno rappresentante delle istituzioni che vuole la verità e che vuole risolvere i problemi della nostra comunità, ma insieme ad essa, non sopra di essa. Ed è per questo motivo che reiteriamo la nostra volontà di contribuire, come Comitato Emergenza Rifiuti, in tale direzione. Ma adesso è lo Stato che deve ridarci fiducia. Ne abbiamo il diritto. Adesso. Grazie per l’attenzione. p. il COMITATO EMERGENZA RIFIUTI Dr.agr. Giuseppe Messina





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