Lettere in redazione
Caserta ( Avv. Antonio Morgillo (Hotel Eden)) Salve,
Chi Vi scrive è un attento e quotidiano lettore delle Vostre pagine telematiche ed è anche per la stima che ripone in Voi che Vi fa partecipi di questa storia.
Allo Stato ed agli enti pubblici non abbiamo mai chiesto nulla. Abbiamo, come tanti, sempre pagato le imposte, le tasse, i contributi e tutti gli oneri necessari allo svolgimento della propria attività e il tutto nel rispetto del principio sancito dalla nostra carta costituzionale, secondo il quale tutti devono concorrere al progresso economico e spirituale della nostra società.
Eppure ci sentiamo traditi e delusi. Amareggiati; stanchi!
Subiamo passivamente lavori stradali che durano un’eternità per il semplice fatto che l’ente pubblico si rivolge a ditte non sempre corrette.
Subiamo passivamente l’aumento dell’imposizione fiscale sulle case costruite e comprate con anni di duro lavoro e con tanti, tanti interessi versati agli istituti di credito.
Subiamo passivamente gli errori della pubblica amministrazione quando ci notifica delle cartelle di pagamento sbagliate.
Subiamo passivamente il malcontento delle persone che visitano la nostra terra e si lamentano, con noi, non con lo stato, per i disservizi che ci sono.
Subiamo passivamente le auto incivilmente parcheggiate sui nostri marciapiedi, davanti ai nostri cancelli (per i quali paghiamo la tassa per il passo carrabile); parcheggiate quasi nelle nostre case.
Subiamo passivamente gli attacchi della micro e macro criminalità.
Subiamo passivamente l’apertura delle discariche purché l’immondizia sparisca dalle strade.
Ma c’è una cosa alla quale non possiamo più resistere:
i 15 metri cubi idi immondizia parcheggiata dinanzi al nostro ingresso. I miasmi, le zanzare, le mosche, invadono i nostri ambienti.
Siamo costretti a vivere prigionieri dell’immondizia non nostra ma di altre persone che molto garbatamente gettano dai finestrini i loro sacchetti.
I turisti percorrono via Verdi e trovano dinanzi al nostro albergo 15 metri cubi idi immondizia (ad oggi).
Ci guardano stupiti perché molto probabilmente si chiedono come facciamo a sopravvivere in quelle condizioni, noi miserabili.
Ci guardano e vanno oltre. Anch’io farei lo stesso. Chi sceglierebbe un albergo con l’immondizia fuori alla porta.
E allora scelgono le strutture ricettive che possano ospitarli senza obbligarli a respirare l’aria fetente dell’immondizia.
Per questa ragione stiamo provvedendo a mettere in mora il Comune di Caserta perché è vero che ci troviamo in una situazione di emergenza ma è anche vero che tale situazione si ripercuote in maniera non eguale tra i vari esercenti. E noi siamo l’unica struttura ricettiva di Caserta ad avere 15 metri cubi di immondizia innanzi all’ingresso. Siamo gli unici a pagare di più per l’emergenza e ciò non credo sia giusto.
Cordiali saluti. (19 luglio 2007-14:30)