CASO ASCENSORI NON FUNZIONANTI IN STAZIONE F.S. CASERTA: ARRIVA STRISCIA
Data: Martedì, 06 gennaio @ 10:50:59 CET
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Contributo di Giuseppe Sangiovanni



L’interminabile soap ascensori è sbarcata, in prima serata, sugli schermi di Canale 5. Dopo le inutili proteste dei viaggiatori e l’intervento del Prefetto, ieri sera, dopo il TG5, ci ha provato Striscia la Notizia, trasmissione di successo- di Antonio Ricci, condotta dall’esilarante coppia Greggio-Iacchetti. Sarà la volta buona? Tante le persone convinte, che l’intervento di Striscia, farà fibrillare i vertici di Trenitalia, che correranno ai ripari, risolvendo il caso. Ascensori, installati, circa tre anni fa, mai aperti al pubblico- causa il collaudo che L’Ustif (Ufficio Speciale Trasporti Impianti Fissi della Campania), organismo periferico del Ministero delle Infrastrutture, deve ancora effettuare. Il collaudo, però- potrebbe non essere, l’unico motivo della mancata attivazione: voci non ufficiali, parlano di un rimpallo di responsabilità tra la Direzione Compartimentale Movimento di Napoli, di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), società minore di Trenitalia, ed altra società del gruppo. In pratica, entrambe, vorrebbero rimanere fuori della gestione, manutenzione, interventi tecnici e sicurezza degli ascensori. Addetti che dovrebbero vigilare continuamente gli impianti, e che nessuno dei due intende fornire. A mettere probabilmente la parola fine, all’incredibile telenovela, registrata all’ombra della Reggia, dalle telecamere di Canale 5, il tg satirico di Ricci, che irradierà nelle case di milioni d’italiani il caso, trattato dagli inviati, Fabio e Mingo (foto). Befana mediatica, che arriverà con qualche ora di anticipo per i dirigenti di Trenitalia – destinatari dell’amaro dono catodico: incuranti dello scandalo denunciato varie volte da queste colonne. Vicenda approdata, lo scorso settembre, nella trasmissione di RaiRadioUno (La Radio a Colori) - condotta da Oliviero Beha, incalzante giustiziere dell’etere, nell’occasione, beffato dalle promesse di Trenitalia- che aveva assicurato, l’apertura degli impianti, entro la fine del 2003. Risolvere i problemi, con il pupazzo rosso, eletto dagli italiani, “difensore civico nazionale”, rappresenta comunque una sconfitta per tutti: per i cittadini, per le istituzioni e per lo stesso pianeta comunicazione.





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