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PERSONAGGI /2: CASERTANI A MILANO, STATUTO SI CONCENTRA SU HOTEL E LEASURE


Bisognerà attendere la fine del 2008, poi a Milano spunterà per la prima volta il brand W Sarà una novità su scala europea e porterà la firma Starwood-Statuto. L'ospitalità di lusso nella capitale finanziaria italiana è la nuova frontiera del business di Giuseppe Statuto, l'immobiliarista nato a Caserta (famiglia originaria dell'agro aversano), formatosi a Roma e divenuto un player di caratura nazionale proprio nel capoluogo lombardo. Ora, alla soglia dei 40 anni (li compirà il 26 febbraio), ha deciso di scommettere sulla clientela business sull'alta gamma. Così dopo aver sborsato 180 milioni di euro per comprare il palazzo di Gucci in via Montenapoleone (con il sostegno finanziario di Merrill Lynch) ed essere sbarcato sul mercato di Londra con l'acquisto del Crown plaza mettendo sul piatto altri 120 milioni (con l'appoggio di Ubs) si concentra sul leasure. E lo farà in accordo con il colosso americano Starwood dal quale ha comprato il prestigioso Danieli di Venezia (altri 160 milioni). Le due strutture alberghiere di via Erera e di via Monte di Pietà, nel cuore di Milano, saranno aperte al pubblico nel 2008. E proprio ilprimo hotel che avrà una valori zzazione di oltre 160 milioni, vedrà comparire il marchio W che nel concetto del big made in Usa significa lusso per i giovani e che finora non era mai stato esportato nel Vecchio continente. Per l'altra proprietà, del valore di quasi 100 milioni, ci sarà il brand St Regis. E nell'ottica dell'accoglienza a cinque stelle va vista anche l'operazione Guccì. Nella parte dell'immobile che non sarà adibita a commerciale, nell'arco di un anno e mezzo, verranno create suite per il Four Season, che è sempre nel portafoglio di Statuto e che confina con la proprietà .appena rilevata, nel quadrilatero della moda. Ma non va dimenticato che l'imprenditore che ha trasformato la Michele Amari da società di costruzioni in immobiliare vera e propria, in centro città si è pure regalato il palazzo di piazza San Babila dove sorge e dove resterà lo storico Teatro Nuovo. Una struttura che verrà ristrutturata in parte e solo per l'area commerciale abbandonando però ilprogetto di dar vita a unarrod's in sala milanese. E la stessa società affittuaria del teatro non rischierà nulla: la proroga è automatica. Pensare che da Statuto si erano presentati i proprietari dello Smeraldo e persino quelli dello Zelig. Ma il nuovo re mida del mattone alberghicro non ha intenzione di fermarsi: come ipotizzato da MF venerdì 9febbraio, potrebbe essere in corsa per i due gioielli delLido di Venezia, il Des Bains e l'Ezcelsior che Starwood ha messo in vendita. Senza dimenticare il de- butto londinese. Il Crownplaza è solo il primo tassello di una strategia internazionale che mira a operazioni nel residenziale e nel commerciale. Fatto breccia nel cuore della finanza anglosassone, Statuto intende approfittarne. Alleati bancarie e industriali ne ha. A questo poi si aggiunge che l'asse immobiliare Milano-Londra potrebbe essere affiancato da una vera rntta aerea. E noto che l'imprenditore, che ama la musica classica e il jazz (la moglie è tra i soci fondatori del Comitato perAbbad o), che gioca a calcetto e a golf e che colleziona De Chi reo e Fontana, sia in corsa per Lauda Air-Livingston, la compagnia aerea leasure dei Viaggi del Ventaglio. Un business tutto da esplorare ma che sarebbe fatto in accordo con la famiglia Colombo, azionista del tour operator che, nei piani di Statuto, dovrebbe restare nel capitale del vettore. Una liaison che sarebbe rafforzato sul fronte immobiliare-turistico gestito dalla real estate del Ventaglio. *** debutto A fronte di tztto questo shopping (che potrebbe far sorgere la domanda »ma dove trova tutta questa liquidità, il signor Stat uto?»), vanno registrate le cessioni. Dismissioni che avvengono a ritmo costante: solo a dicembre si elencano le vendite a Confcooperative di una proprietà a Roma per 100 milioni, di asset iminobiliarì in Piemonte derivanti da uno spin off Fiat che hanno fruttato 140 milioni, di un complesso residenziale a Milano per 100 milioni e di un edificio in portafoglio a Derilca per 65 milioni. E prop rio per gestire questa enorme attività di trading sul mattone, Statuto ha deciso di creare una su che cambierà la mappa delle società operative (molte saranno chiuse) e che fungerà da collettore di mezzi finanziari di terzi. Insomma, un modo alternativo apiazzaAffari di attirare capitali. Se non fosse nato questo nuovo veicolo, la Michele Amari sarebbe stata portata in borsa. (da Milano Finanza del 10 febbraio 2007 - Andrea Montanari)

 
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