“La messa in liquidazione dell’Acms, decretata dall’assemblea degli azionisti di oggi, risponde pienamente alla logica di rilancio del trasporto pubblico locale sul territorio della provincia ed è organica al più complessivo riassetto di un servizio assai carente. Sottolineo come ancora una volta oggi gli amministratori del centrosinistra abbiano dato prova di grande responsabilità, assicurando con il loro voto l’esercizio provvisorio dell’azienda a garanzia della continuità del servizio di trasporto pubblico e del mantenimento dei livelli occupazionali”.
Il presidente della Provincia di Caserta, Sandro De Franciscis, esprime piena soddisfazione per l’esito dell’assemblea dei soci dell’Acms che stamane ha votato a maggioranza la messa in liquidazione dell’Azienda consortile Mobilità e servizi nominando contestualmente la terna di liquidatori. “Si è trattato – afferma – di dare continuità agli indirizzi formulati dall’Amministrazione provinciale sulla necessità di dotare il territorio di un servizio di trasporto efficiente, indirizzi largamente condivisi dalla stragrande maggioranza dei Comuni che dell’Acms sono azionisti. Da oggi ci sentiamo ancora più impegnati nella definizione di una prospettiva che, tenendo presente anzitutto la salvaguardia di tutte le professionalità dell’azienda, vada nella direzione di fornire ai cittadini di Terra di Lavoro facilità e puntualità di spostamenti con i mezzi pubblici. Va in quest’ottica la scelta di questa Amministrazione di mettere a gara l’intero bacino provinciale con un bando internazionale. L’azienda o l’associazione di imprese che si aggiudicherà il servizio avrà il compito di fornire una offerta con elevati standard di efficacia e puntualità e di impiegare le professionalità dell’Acms. E’ questo il nostro chiaro ed inequivocabile obiettivo. Pur comprendendo il gioco delle parti – conclude De Franciscis – trovo francamente irresponsabile l’atteggiamento del centrodestra che oggi non ha ritenuto di garantire il voto dei suoi rappresentanti nemmeno su un atto che era ispirato tanto al mantenimento delle garanzie dei lavoratori dell’azienda quanto a far salvo il diritto dei loro stessi amministrati di spostarsi con i mezzi pubblici. Hanno preferito, in definitiva, abdicare al ruolo di garanti delle aspettative delle rispettive comunità e questo è un atteggiamento che si commenta da solo”. (30 genaio 2007-21:54)
|