Macrico Verde: l'assessora provinciale Maria Carmela Caiola e l'ex deputato Sergio Tanzarella ci riprovano.
Con Macrico Verde la Caiola aveva raggiunto l'elezione nel Consiglio Comunale di Caserta. L'ex deputato, da qualche settimana assai critico nei confronti dei vertici dell'Istituto di sostentamento del clero, cavalca oggi la rinnovata onda delle proteste.
Il comitato fa sapere di aver preparato già 2mila bandiere da distribuire ai cittadini casertani e di essere pronto a chiedere in fitto pezzi del Macrico per uso agricolo.
Sullo sfondo un'intesa raggiunta tra il Comune, allora guidato dal sindaco di centrodestra Luigi Falco e l'Isdc, al cui vertice c'era don Saverio Russo, parroco della frazione di Tuoro e da tutti considerato vicinissimo al presidente della Provincia, Sandro De Franciscis.
Russo fu quella volta stranamente accomodante nei confronti dell'amministrazione Falco e sottoscrisse l'accordo per il Macrico "Parco Urbano Vivo".
Nogaro, chissà da chi consigliato, si spaventò per le "infrastrutture da definire" nell'area.
Si gridò alla speculazione così come oggi si paventa la camorra che sarebbe in attesa di speculare sull'area. Un'accusa gravissima. Senza che ci sia, allo stato, alcuna prova di ingerenze o pressioni della criminalità organizzata.
Il Comitato Macrico Verde, che oggi aspira al fitto(a Marcianise l'Isdc ha ceduto un'area di 2.600 mq per 13 euro al mese), aveva provato ad acquistare l'area, anzi a farla acquistare dai cittadini, 50 euro al metro quadro, raccogliendo versamenti a Caserta e in tutta Italia, con l'ausilio di Italia Nostra e una grancassa mediatica assai ampia, in cui fu impegnata anche la Rai.
Con un magro risultato. In tre anni sono stati raccolti solo 9290 euro, di cui 50 versati dallo stesso ex deputato Sergio Tanzarella.
Tutti (pochi) versamenti da 20, 30, 50 e 100 euro (tra gli aderenti anche l'imprenditore Nicola Caputo, un tempo vicino a Zinzi, oggi alla corte di Mastella).
Uno solo il versamento di 1.000 euro. Autore proprio De Franciscis.
Un incasso di circa diecimila euro di cui a tutt'oggi non si conosce l'utilizzo.
Come non si conosce l'utilizzo dei 2.600 euro del premio Citadinanzattiva vinto dal comitato in virtù delle "buone pratiche" dell'iniziativa.
Pratiche "buone" solo per poco meno di 200 di quei metri quadri tanto contesi.
Somme probabilmente spese, come lo stesso comitato aveva già chiarito fin dall'inizio, per migliorare gli effetti delle iniziative adottate o provvedere ad attività di solidarietà. (F.Caruso) (29 gennaio 2007-21:00)
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