AVERSA – Una famiglia per le persone che soffrono di disagi psichici. Un ambiente caldo e sereno dove possano sentirsi accolte e curate, ritrovare fiducia e speranza per ricostruire legami affettivi-relazionali. E’ questo il senso del progetto Iesa (Inserimento eterofamiliare supportato di adulti), un programma di affido familiare attivato dal Dipartimento di salute mentale (diretto da Tiziana Celani) per realizzare percorsi terapeutico-riabilitativi alternativi agli interventi tradizionali. Attraverso il progetto proposto dagli psichiatri Giuseppe Ortano e Gaetano De Mattia, assolutamente innovativo per la Campania e il Sud Italia, i soggetti affetti da disagio psichiatrico potranno beneficiare dell’inserimento temporaneo nel tessuto sociale di famiglie diverse da quelle d’origine. “Questo iter viene portato avanti – afferma il dottor Ortano – tramite un progetto individuale redatto, insieme all’interessato, dall’équipe dell’Unità operativa di salute mentale di riferimento in sinergia con il gruppo Iesa”. Il gruppo di lavoro dipartimentale è composto dagli stessi Ortano e De Mattia oltre che da Arturo Letizia e Antonio Verrengia, mentre l’équipe Iesa comprende due psichiatri, uno psicologo, quattro assistenti sociali ed un terapista della riabilitazione. “E’ importante sottolineare – afferma il direttore generale dell’Asl Ce2, Angela Ruggiero – come la persona affetta da disagio psichiatrico assuma un ruolo attivo scegliendo il suo percorso di cura. E’ soggetto alla pari fra le varie figure coinvolte nel progetto. Il percorso di affido, quindi, va considerato alla stessa stregua di ogni altro percorso di cura sin dal momento di ingresso del cittadino nel Dsm”. L’interessato continua ad essere in carico alla Uosm, così come la famiglia d’origine continua a venire supportata per risolvere il proprio malessere. Le famiglie ospitanti vengono selezionate appositamente ed in seguito formate tenendo conto dello specifico dell’esperienza che porteranno avanti. Nel corso dell’affidamento vengono accuratamente seguite dall’équipe Iesa e ricevono dall’Asl Ce2 una somma congrua di denaro che varia in rapporto al tempo dell’inserimento e che tiene conto dell’investimento relazionale della famiglia. La durata dell’affido può essere a tempo indeterminato e dipendente dalla volontà della famiglia e del paziente. Può variare da alcuni giorni fino ad oltre i due anni. Il programma Iesa è rivolto agli utenti del Dsm che siano privi di nuclei familiari idonei ad aiutarli. Si tratterà di soggetti che abbiano sufficiente autonomia per le funzioni elementari, che non soffrano di scompensi psicopatologici acuti o scompensi organici gravi. Le famiglie ospitanti dovranno impegnarsi ad offrire al paziente una vita familiare serena, una buona integrazione sociale in un’abitazione idonea oltre a favorire la relazione con la famiglia d’origine.
(23 gennaio 2007-13:40)
|