Un'area di 170 mila metri
quadrati, dove sono numerosi i laghetti di acqua dolce, profondi
anche decine di metri, formatisi, in passato, a seguito
dell'escavazione abusiva di sabbia, protrattasi nella zona per
oltre un trentennio,soprattutto dalla malavita organizzata , e'
stata sequestrata dalla Guardia di Finanza di Mondragone, nel
Casertano.
Si tratta della piu' vasta area sequestrata negli ultimi anni
nel casertano nella quale sono stati sversati ingenti
quantitativi di rifiuti, tra cui materiali organici,
plastici,ferrosi, edili, informatici e tessili. Sul terreno
incolto, nelle strade interne ed anche nei laghetti, , e'
spiegato nella nota delle Fiamme Gialle, sono stati anche
trovati pezzi di eternit, pneumatici, carogne di animali,
imballaggi, migliaia di lattine di alluminio
bruciate, residui di lavori edili e stradali, tra cui asfalto e
tubi in pvc, tranci di cavi elettrici, elettrodomestici di ogni
tipo e ingenti quantitativi di liquame non trattato.
Il materiale affiora in molti punti dal sottosuolo e,dunque,
a parere della Guardia di Finanza, era in atto un tentativo di
nasconderlo in grosse buche, utilizzando escavatori. Trovati
anche, sulle sponde dei laghetti, ripari abusivi utilizzati dai
bracconieri per la caccia agli uccelli d'acqua e reti per la
cattura di volatili. L'inquinamento provocato dai rifiuti
abbandonati, prosegue la nota, rappresenta un pericolo di
contaminazione anche per il sottosuolo e le falde acquifere, e,
dunque, una grave minaccia per la.Sono in corso indagini per
identificare i responsabili dello sversamento incontrollato di
rifiuti. (19 gennaio 2007-17:50)
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