L’avvocato Giuseppe Stellato, consigliere regionale a Palazzo Santa Lucia in quota alla Margherita, è stato tra i primi firmatari di un interessante emendamento alla finanziaria campana 2007 con cui il parlamentino regionale ha provveduto alla creazione dell’Ato5, denominato “Terra di Lavoro” con cui si è istituito un ambito territoriale ottimale su scala quasi completamente provinciale. Si ricorda, infatti, che in precedenza magna pars della provincia di Caserta faceva parte dell’Ato 2 (Napoli-Volturno), balzato agli onori della cronaca, recentemente, per la discussione inerente la privatizzazione delle acque. La modifica apportata dall’emendamento sottoscritto dal consigliere Stellato e da altri cinque suoi colleghi di maggioranza riguarda l’articolo 2, comma 1 della leggere regionale della Campania numero 14 del 1997: dopo la lettera “d” è aggiunta la lettera “e”: Ato 5 denominato terra di Lavoro e il comma 4 che recita: “tutti i comuni della provincia di Caserta che nella cartografia allegata sotto la lettera A (assegnati all’Ato numero 2 Napoli-Volturno) passano all’Ato 5 (Terra di Lavoro). “Si tratta di una novità di rilievo – spiega lo stesso professionista forense – in quanto, in questo modo, per ciò che concerne l’ambito territoriale ottimale la gestione dello stesso sarà, quasi nella sua completezza con l’esclusione dei comuni del matesino, di pertinenza provinciale e ci svincola, ipso facto, da una sinergia con Napoli e con grande parte dell’hinterland partenopeo. Il consiglio regionale, quindi, ha inteso dimensionare in maniera meno complessiva e più particolareggiata la questione degli ambiti territoriali ottimali che restano uno strumento aggregativi importante per venire incontro a tutta una serie di esigenze del nostro territorio e delle nostre comunità”. (6 dicembre 2006-21:07)