E' di due morti il bilancio di un agguato di camorra avvenuto questa mattina nel comune di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Vittime del commando Sebastiano Caterino, un pregiudicato di 48 anni, originario di San Cipriano d'Aversa ma da alcuni anni residente della città del Foro e Umberto De Falco, napoletano di 32 anni trapiantato a Santa Maria Capua Vetere e nipote della compagna di Caterino. De Falco è morto all'ospedale di Caserta dopo alcune ore dall'agguato. Entrambi le vittime si trovavano a bordo di una Wolkswagen Golf di colore nero. I sicari, a quanto pare a bordo di un'Alfa Romeo, hanno agito nei pressi della stazione ferroviaria "Alifana" esplodendo numerosi colpi di kalashnikov e di fucile a canne mozze all'indirizzo della Golf. Caterino, detto l'«everaiuolo» aveva vari precedenti per droga, estorsione e associazone camorristica ed era ritenuto affiliato al clan dei casalesi. Numerosi i processi a suo carico pendenti davanti al tribunale sammaritano: la vittima figurava imputato anche nel maxi-processo alla camorra casalese denominato "Spartacus" che si sta celebrando davanti alla Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere e in un processo per estorsioni commesse a Modena. Sul luogo dell'agguato sono intervenuti carabinieri e polizia mentre il titolare dell'inchiesta è il magistrato Maria Di Addea della procura Antimafia di Napoli che ha autorizzato la rimozione del cadavere dopo i rilievi.
(Casertasette)