Si alza il sipario su "San Leucio, textile art innovation". Nel Complesso monumentale del Belvedere, infatti, domani, mercoledì 13 settembre, alle ore 15, con un cocktail di benvenuto per autorità, buyers internazionali e giornalisti, inizia la tre giorni dedicata alle produzioni seriche. E non solo. L'evento promosso dall'Unione degli industriali di Caserta, rientra nell'ambito di un più articolato progetto di internazionalizzazione delle imprese del settore.
Ma "San Leucio, Textile art innovation" non è soltanto un evento di B2B, è anche un grande appuntamento culturale. Non a caso, il leit motiv che fa da sfondo all'intera manifestazione, è "where art meets business", dove l'arte incontra gli affari. Come dire, che la manifestazione non intende esaurirsi in un semplice evento fieristico, e questo a maggior ragione se esso si svolge nella naturale culla della tradizione serica di Terra di Lavoro. "Insomma, non è certamente un caso se la tre giorni si svolge al Belvedere di San Leucio - sottolinea il presidente di Confindustria Caserta Carlo Cicala, quinta generazione di imprenditori del settore - in quel complesso nato appunto come Colonia Serica, nel 1789, per volontà di Ferdinando IV di Borbone".
Dunque, un evento che, al di là della produzione delle pregiate stoffe, contiene e richiama una miscela suggestiva di storia, utopia, tradizioni, lavoro, innovazione e tecnologia. Evento culturale, peraltro, sottolineato dall'allestimento di un percorso museale antico e moderno, oltre che dall'inaugurazione degli antiche telai, ristrutturati a cura degli industriali, e che nella circostanza torneranno di nuovo a tessere.
Con riferimento alla produzione, è appena il caso di dire, che quella serica di San Leucio, seppure di nicchia, già oggi rappresenta un punto di riferimento per la fascia alta del mercato dell'arredamento per interni (ville, palazzi, ambasciate, grandi alberghi, navi di lusso, per tendaggi, tappezzerie, rivestimenti, servizi da tavola e complementi d'arredo, oltre naturalmente che per l'abbigliamento) oltre che in Europa, in Usa, in Giappone, anche nell'area Mediorientale e, in particolare, del mondo arabo. Mercati che vanno consolidati e ai quali - e questo è anche lo scopo dell'evento fieristico- si spera di aggiungerne nuovi e interessanti, come quelli per esempio del Sudamerica e, perché no, della Cina.
Alla kermesse - che si avvale del placet dell'Associazione nazionale editori tessili - sono attesi 200 buyers provenienti da ogni parte del mondo. Tra i numerosi giornalisti accreditati, ben 20 rappresentano le testate internazionali specializzate più autorevoli del settore. Tra questi, Katya Inzoli , redattore di "Casa International China", Junko Nakade, redattore di "WWD Japan" (Woman's Wear Daily), quotidiano Usa edito in giapponese da Japan Fashione & Business, AnnMarie Marano, redattore di "Fabrics & Furnishings International", Francis van de Walle, redattore di Le Courrier du Meuble et de l'Habitat", Emilia Watanabe, redattore di Fashion Tsushin e Fashion News Tv Network.
Dopo una prima fase riservata esclusivamente agli operatori commerciali, la manifestazione, gli stand e il percorso mussale saranno aperti anche al pubblico.
(12 settembre 2006-15:10)
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