Caserta - A distanza di un anno (era l’11 settembre 2005), dall’uccisione in Colombia di un giovane psicologo casertano, Maurizio Bisignano - attirato in una trappola mortale a Baranquilla – è ancora ricercato, a livello internazionale, il suo compagno di studi colombiano, Arturo Lopez Castro, che portò verso la morte il ventottenne di Caserta. Individuato subito dopo il delitto in Italia, di Castro si sono perse definitivamente le tracce da un anno mentre saranno processati in Colombia i suoi complici arrestati nel novembre dello scorso anno. Poco prima, dagli agenti speciali colombiani del Das avevano rinvenuto il cadavere di Bisignano, in una località a 70 chilometri da Baranquilla. Il giovane turista-studioso, fu accertato, morì per asfissia a causa una sfera di gomma che gli assassini gli infilarono in bocca fermandola con del nastro adesivo che avvolsero attorno al collo. Una fine terribile per Maurizio, il cui corpo seminudo, quasi in stato di decomposizione, riconosciuto grazie alle impronte dentali, fu trovato in una fossa fangosa con mani e piedi legati. A poca distanza, gli agenti rinvennero anche un telefono satellitare ed altri effetti personali della vittima. Maurizio fu attirato in una trappola proprio da chi conosceva: gli proposero un affare, a quanto pare l’acquisto di alcuni smeraldi, ma al dunque, lo obbligarono a rivelare i codici della carta di credito con la quale poi lo stesso Lopez prelevò ventimila dollari. (dal Corriere del Mezzogiorno di Domenica 10 settembre 2006)