(di Riccardo Ventre, Eurodeputato, Consigliere al Comune di Caserta) - Ero stato facile profeta in un intervento di qualche giorno fa a prevedere che la “civicità” della lista Caserta è libera avrebbe avuto breve durata. Le cronache, infatti, riferiscono che il sindaco Petteruti e il suo ormai meno occulto mentore-ispiratore si sono recati alla festa dell’UDEUR per contrattare, come ad un mercato, con differenti acquirenti la merce estorta agli elettori di Caserta ossia i voti conseguiti. E sempre le cronache riferiscono che avrebbero chiesto a Mastella di far rimanere De Franciscis e company nell’UDEUR, ciò in attesa e con l’intento di alzare il prezzo con l’altro acquirente ossia Rutelli. Per mia natura non sono portato a credere alle dietrologie e sono peraltro un ottimista inguaribile per cui stento a credere che la politica casertana di una parte dello pseudo centro sinistra casertano sia caduta così in basso. Ma, dice Andreotti, a pensar male si fa peccato ma molte volte si “azzecca”. Ebbene proviamo per ipotesi a immaginare che quanto riferito dalle cronache sia vero. Allora è possibile che Mastella, la cui scaltrezza politica è riconosciuta da tutti, si faccia nuovamente abbindolare facendo rimanere certi personaggi nel suo partito, spaccando il partito stesso e facendosi strumentalizzare per la vendita ad altri? Credo proprio di no e conoscendo bene Mastella e peraltro la determinazione della vera UDEUR casertana ritengo che sarà Mastella stesso ad espellere chi porta solo spaccature nel partito. D’altro canto è pensabile che altro politico di grande esperienza qual’è l’amico Pierino Squeglia, che già una volta ha subito il tradimento di De Franciscis, che conosce bene il personaggio, che ne conosce la smodata ambizione, che conosce molto da vicino chi sta dietro di lui dal momento che da costoro è stato sempre emarginato, voglia commettere l’errore di accogliere nuovamente chi vuole entrare nella Margherita con l’intento megalomane di emarginare tutti e di trovare solo spazi per sé? Il passato deve sempre essere insegnamento per il presente e per il futuro. E gli altri partiti di centro sinistra, a iniziare dai DS, potranno consentire che questo bagaglio di voti che è andato alla lista civica, anche e soprattutto sottratto al loro, finisca in un altro partito concorrente? Certamente i dirigenti diessini si sono posti l’interrogativo e sulla base della loro lunga esperienza e tradizione non potranno consentire ciò. E allora qual è la prospettiva migliore per Caserta e per i casertani? A mio giudizio è che i partiti tutti si riapproprino del loro ruolo, lo svolgano secondo i canoni della politica vera, espungano dal loro interno chi tende solo a prendere, con miopia, qualche voto in più ed a conquistare qualche municipio in più e guardino invece alla prospettiva dell’oggi e del domani senza spaventarsi se in questo modo si può anche tornare anticipatamente al voto in qualche comune o alla provincia perché, in questo caso, ne guadagnerebbe la popolazione tutta ma soprattutto la politica autentica ed i partiti.
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