Dopo tre giorni trascorsi nella sezione femminile del penitenziario di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), è stata scarcerata ieri, su decisione del gip Antonio Pepe, Francesca Sansone, 28 anni, ragazza appartenente ad una buona famiglia sammaritana (i genitori sono entrambi professionisti) «travolta» lei stessa da una vicenda ancora poco chiara. La giovane era stata fermata in casa di un amico dopo la sparatoria verificatasi mercoledì pomeriggio all’ingresso laterale della villa comunale ed accusata, stando alle dichiarazioni della vittima, un istruttore di arti marziali, di concorso in tentato omicidio e porto e detenzione di arma. Accuse cadute dopo le argomentazioni difensive rappresentate dell’avvocato Mauro Iodice che assiste la giovane donna. E’ tutt’ora irreperibile, invece, Antonio Rengone, 30 anni, fidanzato della Sansone, il quale era riuscito a scappare. Ancora poco chiaro il movente a quanto pare legato a motivi futili scoppiati dopo una discussione tra la vittima e il Rengone. Quest’ultimo avrebbe anche esploso alcuni colpi di pistola, due giorni prima, all’indirizzo dell’ingresso dell’abitazione della famiglia dell’istruttore, a San Prisco. (28 maggio 2006-07:55)
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