Il direttore generale dell'Ospedale di Caserta, in una nota diffusa stamani a proposito delle valigie-giocattolo trovate ieri sera in un reparto del nosocomio che hanno creato l'allarme-bomba, tiene a precisare che l'atto ('una mascalzonata') proverrebbe da gruppi di minoranza che contestano alcune ristrutturazioni in atto e che, purtroppo, si lamenta il manager, hanno voce su alcuni organi di stampa che si prestano a dargliela.
"L’area prescelta per questa mascalzonata che ha seminato panico e disordine nel padiglione, in orario serale avanzato in cui i degenti riposano scrive Luigi Annunziata - è quella che abbiamo individuato per la prossima ristrutturazione che risulterà dalla demolizione di vari ambienti dell’ interrato e del piano terra che saranno trasformati in area di accoglienza più moderna e idonea a ospitare i tanti frequentatori. Questo segnale-avvertimento, ovviamente, non ci spaventa nè scoraggia l’attuazione dei progetti già avviati. Nella prossima settimana, comunque, chiederò di essere ricevuto da S.E. la dottoressa Elena Stasi, prefetto della provincia, dal questore dottor Mario Papa e dai vertici delle altre forze dell’ordine, oltre che per formalizzare denuncia dell’accaduto contro ignoti, anche per sollecitare misure di sorveglianza a supporto di quelle che già da tempo abbiamo provveduto, nei limiti della nostra competenza, ad attuare. Intendo anche segnalare quelle che sono state sollecitazioni contrarie all’attuazione dei progetti che stiamo avviando, opinioni opposte a quelle che la maggioranza degli operatori ospedalieri consultati ci ha favorevolmente espresso. In questa circostanza devo anche sottolineare come qualche organo di stampa, in assoluta buona fede, amplificando i proclami di quanti tentano di contrastare le decisioni della direzione strategica aziendale, alimenti il clima di sfavore di una sparutissima minoranza ospedaliera affezionata alla pessima e personalistica gestione che l’ha sino a oggi caratterizzata. Non a caso, il continuo colloquio di questa direzione generale con le forze politiche e istituzionali della provincia di Caserta, con i dipendenti e le rappresentanze sindacali, crea scontento in quanti hanno isolato l’ospedale, sigillandolo in una sorta di campana di acciaio. Agli organi della pubblica informazione sento di chiedere collaborazione, abbandonando sterili polemiche che sovente tentano invano di ostacolare l’attuazione di quei provvedimenti finalizzati alla efficienza dell’azienda ospedaliera di Caserta”. (27 maggio 2006-19:20)
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