Ventuno ordinanze di custodia cautelare in carcere, nell' ambito di una operazione internazionale di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti in Italia da Santo Domingo e dalle Antille Olandesi, vengono eseguite in queste ore dal Gruppo operativo antidroga (Goa) del Nucleo regionale di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Trieste in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Sicilia e Campania. L' operazione ha già portato al sequestro di oltre dieci chilogrammi di cocaina, alla denuncia di altre 41 persone e alla perquisizione di oltre trenta abitazioni. I trafficanti - hanno precisato le Fiamme gialle di Trieste - riuscivano a introdurre in Italia decine e decine di chilogrammi di cocaina grazie a una ramificata copertura del territorio. La droga, da Santo Domingo e da altri paesi del Centro America, veniva nascosta nei modi più fantasiosi: in ovuli che i corrieri ingerivano, in oggetti di artigianato, in candele di cera e nelle classiche valigie dotate di doppiofondo. L' operazione - coordinata dal Sostituto procuratore della Repubblica di Trieste, Pietro Montrone - è nata da una 'attivazione' della Drug enforcement administration (Dea), organismo investigativo antidroga del Governo statunitense, dopo la scoperta nell' aeroporto di Cincinnati (Ohio) di un pacco postale destinato, attraverso Trieste, a una piccola località in provincia di Udine. Le indagini sono proseguite in costante collaborazione con la Dea fino a ricostruire provenienza, itinerario e destinazione della cocaina. Sono state così attivate intercettazioni telefoniche che hanno portato all' individuazione di una rete di trafficanti che si serviva di corrieri italiani per il trasporto dello stupefacente. Quattro corrieri sono stati intercettati e arrestati all' aeroporto di Tessera (Venezia), Malpensa (Milano) e Barajas (Spagna). I dettagli dell' operazione saranno resi noti in una conferenza stampa organizzata alle 10:30 al Comando della Guardia di Finanza di Trieste. (23 maggio 2006-09:20)
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