(di Prospero Cecere) - Caserta. Calciopoli, c’è qualcosa che ricorda Caserta degli anni Settanta. Quello che sta accadendo oggi in Italia ed ai club di serie A ha fatto ricordare ai tifosi casertani ciò che accadde alla Casertana nel campionati 1968/69. Fu un triste momento perché qualche calciatore che all’epoca dei fatti giocava nel club rosso blu , per la memoria Selmo e Tacchi, instaurò una trattativa con alcuni dirigenti del Taranto squadra pugliese che aveva interesse come la Casertana di vincere il campionato . Fu allora che Selmo e i dirigenti trovarono una intesa . La Casertana di Don Peppe Moccia e di Don Luigi Cuccaro con insieme al fratello Alfonso che contanti sacrifici avevano vinto il campionato di serie C battendo quel Taranto, si videro sfumare quella tanto ambita promozione non sapendo che la partita era stata già venduta da Selmo ed altri giocatori . La Federazione e la Lega con la giustizia sportiva scoprì il fatto perché ci fu “ un pentito “ che informò i dirigenti degli organi istituzionali sportivi che il 3 settembre 1969 nella sede della lega i giudici sportivi decretarono per la Casertana e per il Taranto la retrocessione d’Ufficio alla serie C per illecito sportivo . Il 5 settembre 1969 scoppiò una vera e propria rivolta dei tifosi della Casertana che innalzarono barricate e affrontarono con un corpo a corpo anche “ i celerini “ della polizia che provenivano da Roma . Caserta venne distrutta in pochi giorni . Avevo nove anni quando scoppiò il caso Casertana e ricordo perfettamente cosa accadde agli Uffici Finanziari , ai magazzini , alla e strade che erano ridotte come un campo di battaglia, perché i casertani erano stati truffati . Ci fu un senso di orgoglio nei tifosi casertani che avevano seguito la squadra e individuarono all’epoca dei fatti nella Casertana un piacevole svago di passare un pomeriggio sportivo in tutta spensieratezza godendosi le azioni di Cominato Fazzi che poi è diventato casertano di adozione e Tacchi che incantavano i tifosi rossoblu. A Distanza di quasi quaranta anni un simile scandalo è accaduto di nuovo in Italia con i club del calibro di Juventus , Milan , Lazio e Fiorentina, ma fino ad ora tutti parlarono di retrocessione del Juventus, un processo mediatico che negli anni settanta non c’era stato perché non vi erano mass media come ci sono oggi . Il messaggio di oggi invece è solo una rivolta mediatica che sta avvenendo in Italia e può essere simile a quanto accaduto a Caserta negli anni settanta . Ieri c’erano i tifosi che alzavano barricate e distruggevano ferrovie oggi ci sono gli scommettitori , gli stessi che hanno già “ chiuso” con le scommesse a favore di club Italiani, confermando la non credibilità del calcio italiano. Soldi che non potranno giungere più a qualche personaggio del mondo del calcio che con il calcio scommesse aveva instaurato il nuovo business fruttando un giro di affari di quasi 10 milioni di euro.(14 maggio 2006)
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