“Vedo che il mio avversario perde facilmente la pazienza quando qualcuno gli fa notare cose alle quali non sa o non vuole dare una risposta chiara. Sulla questione Ici, ad esempio, non sfugge a nessuno l’aumento che ne è stato deciso durante la gestione commissariale della quale faceva parte, provvedimento che contrasta in maniera netta con i suoi annunci demagogici di abolizione della tassa. Risponde nervosamente che il provvedimento non l’ha firmato lui in quanto, da sub-commissario, veniva solo consultato ma non prendeva decisioni. Gli crediamo. Ma non dichiara pubblicamente, come gli abbiamo più volte chiesto, di prendere le distanze dalla gestione commissariale non certo ordinaria del Comune di Caserta. Afferma soltanto “non è colpa mia”, frase con la quale implicitamente ammette che qualcosa di sbagliato è stato fatto”. Così Nicodemo Petteruti, candidato sindaco vincitore delle Primarie dell’Unione a Caserta sulle ultime affermazioni del candidato del centrodestra.
“Il mio avversario – aggiunge Petteruti – continua a ribadire che in quel momento non aveva nulla a che fare con la politica ma dai quotidiani locali emerge con chiarezza che già da tempo si parlava di una sua possibile candidatura. Il 30 marzo, mentre si firmava la delibera che sanciva l’aumento dell’imposta sulla casa, i titoli dei giornali riportavano inequivocabilmente la candidatura del sub-commissario come sempre più vicina. Altro punto su cui il mio antagonista va su tutte le furie è quando gli viene ricordato che la sua idea di governo rappresenta la continuità con il passato, come ha lui stesso confermato, precisando poi successivamente di essere l’erede di Falco con beneficio di inventario. Non dimentichi che l’ex sindaco lascia alla città un testamento con oltre 200milioni di euro di debiti e ai cittadini un capoluogo ben lontano dagli standard europei di vivibilità. E non si arrabbi quando ci permettiamo di evidenziare che nelle liste a lui collegate compare gran parte delle classe politica che ha affiancato Falco negli anni devastanti della sua Amministrazione e che dunque, qualora divenisse sindaco, a queste persone dovrà dare conto. Lui dice che cambierà metodo, io dico che con gli stessi ingredienti la minestra non cambia!” Petteruti prosegue: “Il mio avversario continua a rimarcare che ha amministrato trenta enti. E’ vero, ma in maniera monocratica e Caserta non ha bisogno di questo. Occorre piuttosto un’opera di dialogo con i cittadini e con tutte le forze politiche, cosa che io ho fatto in tutti questi anni affiancando la coalizione di centrosinistra di cui sono orgoglioso di far parte. Inoltre, sui sondaggi pubblicati in questi giorni, da prendere comunque con le pinze, io darei una lettura diversa: il centrosinistra supererebbe di 6 punti percentuali un centrodestra in evidente affanno, il che evidenzia la voglia di cambiamento che esiste in città. E stia tranquillo il mio avversario che cerca inutilmente di strumentalizzare la divisione interna alla nostra coalizione: al momento abbiamo due distinti programmi ma l’Unione ha già dimostrato anche a livello nazionale di sapersi compattare nei momenti importanti, mostrando una maturità ed un senso si responsabilità che sono parte integrante della nostra cultura e della nostra storia.” (11 mggio 2006-19:05)
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