La volontà di riprendere i contenuti del progetto organico per la gestione del Belvedere di San Leucio e per il recupero e la valorizzazione dei beni architettonici dell’ex Real sito borbonico viene annunciata dal candidato sindaco vincitore delle Primarie del’Unione, Nicodemo Petteruti. “Quel lavoro predisposto nel 1996, quando il restauro del bene era ormai alle battute finali – spiega l’ingegnere Petteruti – è stato messo da parte con un colpo di spugna dall’Amministrazione Falco. E’ mia intenzione, anche alla luce dei rinnovati allarmi lanciati sul destino del complesso monumentale, riproporne con forza tutta la sua attualità puntando anche all’attuazione di una vera e proficua collaborazione con l’Università, oggi alloggiata precariamente in quegli spazi”.
Il candidato Petteruti ricorda che il progetto poggia su tre momenti: “Va rilanciata l’idea del polo museale, degli spazi per il marketing a vantaggio della filiera della pregiata seta e, non da ultimo, va ripreso il discorso della istituzione della Scuola di alta specializzazione nell’arte serica (il corso di Design industriale) in stretto collegamento con l’istituto d’arte”. Gli esempi di distorsioni che seguirono l’accantonamento del progetto per il rilancio di San Leucio ed il cattivo ed improprio utilizzo del bene furono raccolti in un “libro bianco” che lo stesso Nicodemo Petteruti, su sollecitazione dell’opposizione in Consiglio comunale, diede alle stampe nel 2000 (“Il Belvedere negato: storie di Amministrazioni”) e che fu presentato a Caserta alla presenza di Massimo Cacciari. “Oggi – conclude il candidato a sindaco – a fare da sponda ai disastri provocati dalla gestione di Falco è arrivata la scarsa lungimiranza di alcuni degli imprenditori serici che hanno operato la delocalizzazione degli impianti e delle produzioni a vantaggio di altre realtà prive di questa tradizione preferendo, in qualche caso, attività lontane anni luce dalla produzione della seta e determinando la grave crisi occupazionale in un settore che era trainante per l’economia di Caserta. Noi ci spenderemo per il recupero di questa antica vocazione di San Leucio mettendo in campo ogni strumento utile per raggiungere questo risultato”. (8 maggio 2006-19:42)
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