CIRCA 5 MILIONI DI EURO AL CIRA PER L’AEROSPAZIO
L’Assessore all’Università e alla Ricerca Scientifica Teresa Armato e il Presidente del Cira (Centro Italiano Ricerche Aerospaziali) Sergio Vetrella, hanno firmato questa mattina un protocollo d’intesa per la realizzazione del laboratorio specializzato nella componentistica aerospaziale. Il finanziamento regionale prevede investimenti per un valore complessivo di 4,8 milioni di euro.
“Per la prima volta la Regione eroga un finanziamento al Cira. Con questo accordo di collaborazione – ha affermato l’Assessore Teresa Armato – si potrà non solo offrire servizi aggiuntivi ad alto contenuto tecnologico alle imprese campane del settore, che oggi devono appoggiarsi a strutture estere per provare i loro prodotti di eccellenza, ma anche attrarre aziende da fuori regione. Con la firma di oggi – ha aggiunto – la Regione Campania punta in modo deciso sulla valorizzazione delle piccole e medie imprese impegnate nell’aerospazio. Grazie alla nuova struttura del Cira – ha concluso l’Assessore - gli imprenditori campani dell’aeropazio potranno diventare più competitivi sul territorio nazionale e internazionale affrontando con più strumenti la sfida del terzo millennio, una sfida che si gioca soprattutto sulle nuove tecnologie e sull’utilizzo di conoscenze sempre più avanzate”.
“Negli ultimi anni – ha dichiarato il Presidente del Cira Sergio Vetrella – i rapporti tra noi e la Regione Campania si sono andati sempre più rafforzando, grazie anche ad una continua interazione con l’Assessorato alla Ricerca scientifica. Il finanziamento per la realizzazione di questo laboratorio rappresenta un’ ulteriore fase di un percorso avviato nel 2004 con la firma del Protocollo d’Intesa da parte del Presidente Antonio Bassolino per la realizzazione di un vero e proprio polo aerospaziale a Capua”.
La firma del protocollo con il Cira conclude l’intervento per la realizzazione del metadistretto regionale per l’Information and Communication Tecnology, per il quale la Regione ha stanziato e speso circa 70 milioni di euro, tra risorse comunitarie (misura 3.17), regionali e nazionali.
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IL LABORATORIO PER LA QUALIFICA SPAZIALE DI EQUIPAGGIAMENTI ELETTRONICI
Qualificare per lo spazio un dispositivo o una parte di esso, significa verificare che la sua funzionalità non sia ridotta, o addirittura annullata, a causa degli stress subiti durante le varie fasi di una missione nello spazio: il lancio, l’entrata e la permanenza in orbita e, nel caso di velivoli rientranti, il rientro nell’atmosfera e l’atterraggio. A tal fine occorre realizzare un laboratorio che permetta di rispondere in modo efficace e sinergico alle esigenze di qualifica di tali equipaggiamenti, consentendone così l’ approvazione da parte delle principali agenzia spaziali, quali ESA e NASA.
Affidare l’intero processo di qualifica spaziale di equipaggiamenti elettronici, che oggi avviene in maniera frammentaria e disarticolata, ad un unico ente, il CIRA, dotato di competenze e strumentazioni avanzate, e capace di fornire un servizio integrato, significa ridurre tempi e costi di tale procedura, e dunque aumentare la competitività delle piccole e medie imprese che operano in questo settore.
La prima fase di realizzazione, che sarà dedicata al consolidamento dei requisiti del Laboratorio, vedrà, inoltre, il forte coinvolgimento delle piccole e medie imprese campane, che già operano o che intendono avviare attività in campo aerospaziale.
Non solo, attraverso questo Laboratorio, le PMI potranno accedere anche ad altre iniziative in corso presso il CIRA, come il progetto CIBAPARK, ottenendo supporto nell’avviamento o nello sviluppo di un’idea imprenditoriale nel settore degli equipaggiamenti spaziali. (5 maggio 2006-15:40)
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