Anthony Acconcia interviene su un comunicato diffuso dal candidato sindaco dei Ds di Capodrise, Fattopace. Del comunicato di Fattopace, però, non si hanno notizie Del comunicato del candidato Fattopace stupisce, prima ancora del contenuto, il tono: acrimonioso, velato, vagamente minaccioso. L’esponente dei Ds tira in ballo perfino il presidente dell’amministrazione provinciale, trascinando impropriamente le istituzioni in una polemica strumentale e controproducente, che non gioverà alla sua causa. È possibile, ovviamente, muovere delle critiche all’operato di chiunque, e dunque anche del sottoscritto. Ma occorre farlo rispettando limiti di continenza verbale e avendo il coraggio di esporre fatti e circostanze specifici, cioè a dire usando un linguaggio chiaro ed esplicito. Il candidato Fattopace parla per allusioni, sottintende senza avere il coraggio di dire, utilizza argomenti opachi, insinua ma non dettaglia le sue invettive: in buona sostanza, forse temendo un risultato elettorale avvertito dai più come scontato, ricorre ad argomenti tanto generici quanto speciosi e infondati, oltre che decisamente diffamatori. Premesso che lo invito a un confronto aperto, in modo da affrontare in contraddittorio, dinanzi all’opinione pubblica, i temi e le questioni che rozzamente egli pone in campo, formulo l’auspicio di abbassare i toni e di impostare finalmente una campagna elettorale corretta, in cui gli insulti e le bassezze cedano il campo al confronto tra programmi e proposte alternative sui problemi reali della comunità di Capodrise, che si aspetta ragionevolezza, equilibrio e buon governo, e non certo liti da pollaio.
Quanto alla valenza diffamatoria delle affermazioni del candidato Fattopace, attendo di leggere una sua precisazione nella quale, raccogliendo l’invito di cui sopra, accetti di partecipare a un dibattito pubblico ovvero chiarisca esplicitamente fatti e circostanze allusivamente evocati; o, in alternativa, dia atto che la polemica ha finito per sfuggirgli di mano, portandolo a valicare i limiti della corretta dialettica politica. In tal caso, sono disponibile a derubricare quanto da lui incautamente affermato come frutto di mero nervosismo elettorale. In caso contrario, sia pure a malincuore darò incarico ai miei legali di tutelare la mia reputazione e la mia immagine in tutte le sedi, con la maggiore incisività possibile. (3 maggio 2006-20:20)
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