Caserta - I blitz dei vigili del comandante Delvino contro i venditori ambulanti sembrano scattare davvero 'a gettone': l'altra notte una operazione in 'grande stile' aveva portato al sequestro di mercanzie vendute illegalmente per strada scatendando l'ira di numeorsi immigrati immediatamente sostenuti dalle associazioni antirazziste. Oggi, primo maggio, decine di senegalesi hanno venduto regolarmente la mercanzia esposta sui marciapiedi a pochi metri dalla Reggia di Caserta e nessuno dei vigili presenti in zona ha mosso un dito. Insomma, si domandano i cittadini, ma la legge va applicata sempre o solo quando capita che qualche vigile urbano viene investito da un coloured?. Era stato proprio l'investimento di un agente municipale (8 giorni di prognosi) da parte di un immigrato, a far scattere in poche ore il sequestro della merce nelle abitazioni dei senegalesi. I vigili urbani, benchè esista una legge da rispettare, negli anni passati non si erano mani sognati di mettere a segno simili oeprazioni (la loro passione è colpire principalmente gli automibilisti caseretani e quelli di fuori che si trovano nel capoluogo). Ora che hanno eseguito il blitz, però, devono fare i conti con alcune decine di associazioni ed esponenti religiosi tra cui il vescovo di Caserta Nogaro.
La domanda sorge spontanea: ma se un casertano, italiano, ambulante, viola la legge vendendo mercanzia sui marciapiedi e gli notificano un sequestro, ci saranno associazioni disposte a predere iniziative così eclatanti proprio come hanno fatto l'altro giorno insieme al vescovo? (1° maggio 2006-18:40)
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