"La provincia di Caserta è al secondo posto in Campania, dopo Napoli, con ben 24 Comuni a rischio di inquinamento atmosferico da biossido di azoto, in base ad uno studio del dipartimento di Ingegneria Meccanica della Federico II. La maggior parte di tali centri è inoltre collocata a cavallo tra le province di Napoli e Caserta, ossia nell'Aversano. Ebbene questa è la dimostrazione del disastroso e completo fallimento della politica ambientale della Regione Campania che, nonostante le sue agenzie-carrozzoni, non interviene in difesa dell'ambiente e dei cittadini". Lo afferma il senatore di Forza Italia Pasquale Giuliano, sottosegretario alla Giustizia. "Di fronte ad una tale situazione - sottolinea - i sindaci sono assolutamente impotenti e la Regione Campania invece è la esclusiva responsabile, come del resto già accade per il disastro ambientale provocato dalla dissennata e irragionevole gestione dei rifiuti denunciata da Forza Italia con un esposto alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere". A suo giudizio "per rendersene conto basti pensare che l'agro aversano è costituito da 19 Comuni senza soluzione di continuità urbanistica, con una popolazione di oltre 200mila abitanti e collegati a Napoli da un'unica, immensa periferia urbana. In questo contesto l'Arpac, l'agenzia regionale per l'Ambiente, brilla per assenza di controlli, nonostante i solleciti dei sindaci, e soprattutto non essendoci alcun monitoraggio mancano interventi volti a contrastare l'inquinamento atmosferico. Sarebbe del resto ridicolo pensare che una città come Aversa, tanto per far un esempio, metta in atto limitazioni al traffico veicolare quando è circondata da altri 4-5 Comuni urbanizzati da cui gli effetti nefasti di gas di scarico si riverserebbero in città. Allora, senza una politica seria ed efficace della Regione Campania, immense zone del territorio casertano sono condannate al disastro ambientale". "A questo punto - sostiene Giuliano - viene da chiedersi, visto il loro assordante silenzio, dove sono le associazioni ambientaliste, e dove sono i Verdi, organizzati o non in partito, che solo sulla carta difendono l'ambiente. L'unica speranza è che le inchieste in corso in materia di rifiuti possano presto estendersi anche alle responsabilità in materia di inquinamento atmosferico. In ogni caso grazie Bassolino, anche per questo".(28 febbraio 2006-21:12)