I più forti, i più violenti, bloccano le strade. I più deboli subiscono: spengono il motore e aspettano. Mutismo e rassegnazione, come impongono i "nonni" in caserma: stessa logica mafiosa. I sindacati applaudono. La polizia sta a guardare. Chiamiamola pure col suo nome: legge della giungla. È il modello di confronto sociale più diffuso in Italia. Ieri è stato il turno dei metalmeccanici. Ma è uno sport che in questo Paese praticano un po' tutti, nobili e figli del popolo. L'autostrada rovina la vista dalla villa di Capalbio? Il principe Nicola Caracciolo, con il suo corteo di ambientalisti Vip, ti organizza il blocco dell'Aurelia: dieci chilometri di coda, e pazienza per quei poveri bischeri che sono lì in fila ad aspettare. Non hai rispettato la legge sulle quote latte e rischi di pagare la multa? Assieme ad altri cento che stanno nella tua situazione invadi le strade con mucche e trattori. Viticoltori e coltivatori di pomodoro restano con il prodotto invenduto? Tutti giù per strada, e gli altri a bloccare i binari, come la scorsa estate. Tutti impuniti. Meglio: tutti premiati. Politici in fila per aiutarti a trovare una soluzione, prima pagina dei quotidiani locali garantita, servizio sui tg e intervista con foto sui quotidiani della buona borghesia italiana. (Fausto Carioti da Libero del 18 gennaio 2006)
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