Esibivano documenti falsi per ottenere carburanti a costi agevolati e presentavano falsi contratti di locazione per provare la conduzione di serre e terreni agricoli. E' quanto emerso da una indagine della Guardia di Finanza, al termine della quale sono stati posti agli arresti domiciliari due fratelli titolari di una ditta di trasporti e una coltivatrice, mentre il titolare di un deposito di carburanti è stato denunciato. In seguito delle richieste formulate dal pm inquirente, il gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Paola Piccirillo, ha emesso le ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari, eseguite dai finanzieri del Nucleo Regionale Campania della Guardia di Finanza, nei confronti di Adelina Russo, di 35 anni, residente a Francolise (Caserta), e dei fratelli Mario e Luciano Turino, di 47 e 49 anni, entrambi residenti a Pignataro Maggiore. La segnalazione della Gdf alla magistratura è stata inviataa al termine di un'attività investigativa che ha preso il via nel marzo 2003, con l'individuazione dei responsabili dell'articolato sistema di frode che ha consentito di distrarre dall'uso consentito circa 500 mila litri di prodotti petroliferi agevolati ad uso agricolo (in prevalenza gasolio esente da accisa): di fatto il carburante era utilizzato per il rifornimento illecito di autoveicoli. Il sistema era fondato sulla titolarità fittizia di terreni da parte della coltivatrice Adelina Russo considerata "utente di motori agricoli". Tra i documenti esibiti all'Ufficio Uma di Caserta, al fine di ottenere l'indebita assegnazione di carburante a costo agevolato, figurano falsi atti notori per la conduzione in fitto di serre e falsi contratti di locazione di terreni. Gli investigatori hanno identificato nei fratelli Mario e Luciano Turino i responsabili dell'organizzazione. I Turino risultano proprietari della società di trasporti "Pignataro Trasporti Sas" con sede a Pignataro Maggiore: avrebbero utilizzato circa 465.265 litri di carburanti agevolati, assicurandosi un indebito risparmio d'imposta pari a circa 209.269 euro. Oltre alla coltivatrice diretta ed ai due trasportatori, è stato segnalato all'autorità giudiziaria il titolare di un deposito di carburanti situato nella provincia di Caserta, per aver consegnato il prodotto petrolifero agevolato ai Turino, pur sapendo che era formalmente destinato alla Russo.(11 gennaio 2006-14:31)
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