A parte gli auguri convenzionali, ma comunque sinceri, che siamo soliti formulare a Capodanno, cos’altro potranno augurarsi i cittadini di tutta quanta la provincia di Terra di Lavoro per il 2006? Forse, al primo posto, potrebbe esserci l’augurio di vivere un’estate senza il fetore della monnezza…e magari qualcuno starà pure pregando perché la Befana, al suo prossimo passaggio, svuoti le discariche che oramai fanno parte del paesaggio di ogni nostro bel comune. E perché riempia di verde…e di roccia le nostre colline sacrificate al dio-cemento per colpa di chi, nonostante l’alto livello di istruzione e i lauti compensi, proprio non riesce a trovare una giusta soluzione per far coniugare le esigenze economiche con quelle della salvaguardia dell’ambiente! Meditiamo cari amici, anche perché emeriti studiosi asseriscono che il paesaggio riflette il modo di vivere della sua comunità. Poi cosa potrebbe esserci? Magari la speranza di convertire - prima del 2007 - chi, per campare, obbedisce alle eminenze grigie… nere, rosse e blu che tanta vergogna gettano sulla nostra provincia. Pensiamo ai commercianti che in meno di un’ora vedono sgretolare il lavoro di tanti anni con intimidazioni incendiarie o con la forza del piombo. E alle eminenze grigie cosa auguriamo? Una vita serena ma comunque dilaniata dai sensi di colpa e dal rimorso. Lo stesso valga per chi ha messo la parola fine a tante vite innocenti e che ancora gira libera e impunita chissà per quali strade. E a questi e alle eminenze grigie dedichiamo tutti insieme una massima di Epicuro: “Non è possibile che chi agisce di nascosto contro i patti che sono stati reciprocamente stretti per il non arrecare né ricevere danno, confidi nel fatto che resterà impunito, anche se per il presente mille volte sia riuscito a farla franca; infatti è oscuro se potrà farcela fino alla morte”. A tutti gli altri, soprattutto a quelli che si sforzano di vivere liberi dal compromesso, auguriamo ogni bene e tutta la serenità di questo mondo! Buon anno!!!
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