Un camion pieno di latte, un pacchetto con dentro la felicità e una nave. Ma anche qualcosa di più importante e meno materiale come un figlio e un pensiero rivolto a chi ci ha lasciato. Sono solo alcuni dei tantissimi desideri che bambini, ragazzi ma anche adulti hanno affidato ai rami del grande albero di Natale allestito all' ingresso della stazione Termini di Roma. Un albero che ormai quasi per metà è ricoperto da un'infinità di foglietti, ma anche fazzoletti e biglietti del treno, che accolgono le aspirazioni, i ringraziamenti insieme agli umori e alle speranze del frettoloso popolo della stazione. C'é chi, come Ludovica, scrive "Vorrei vivere la mia vita con più tranquillità, affrontando ogni giorno con più grinta senza aver paura delle mie insicurezze", mentre Angela, di 16 anni, spera che "qualcuno si accorga di lei e che in futuro possa comprenderla e starle vicino". Sul biglietto di Simona e Andrea un unico desiderio: un figlio. C'é poi anche chi deve affrontare i problemi quotidiani come Manuela alle prese con il mutuo della casa appena comprata; Federica che sta aspettando che il suo fidanzato da Caserta si trasferisca a Roma e Margherita che vorrebbe superare l'ultimo esame alla facoltà di medicina per laurearsi in fretta. Molte di queste frasi con la grafia incerta dei bambini ai primi anni di scuola, sono direttamente indirizzate a Santa Claus. Alberto chiede una Ferrari, Gabriele vorrebbe "diventare miliardario in un colpo solo" e Ludovica spera invece che Babbo Natale dalla Lapponia le porti sotto l'albero una "playstation insieme ai regali per i bimbi più poveri". Molti desideri richiamano poi anche le speranze universali come quelli di Clementina che vorrebbe che non ci fossero più guerre, Francesco che vorrebbe "la fine della fame nel mondo" e Francesca che chiede la guarigione di tutte le persone ricoverate. E poi c'é chi, come Alberto che fa riferimento alla situazione degli "ospedali e delle ferrovie che - scrive - versano in uno stato pietoso per colpa dei politici che stanno portando l'Italia ad una crisi senza precedenti", o Fabio che indirizza la 'letterina' a "Babbo Silvio" per chiedergli "di lasciarci un po' di soldi, evitando che se li intaschi tutti lui". Altri due ragazzi, Manuele e Filiberto, invece, sono arrivati attrezzati alla stazione e hanno attaccato su un tabellone alcune fotografie di "ragazze che rispondono ai loro gusti e che vorrebbero trovare impacchettate sotto l'albero di casa loro". Altri, infine, resi più sentimentali e profondi per l' avvicinarsi delle festività natalizie rivolgono un pensiero alle persone che non ci sono più come Luna che scrive alla sua mamma e al suo papà "che ormai da tempo sono in cielo ma che un giorno ritroverà". Infine, al centro del grande albero illuminato, richiama l'attenzione un grande cartello rosso scritto da Mary e Mimmo che, dopo aver rimproverato Babbo Natale "per non averli accontentati lo scorso anno", si rivolgono per protesta alla Befana per chiedere "un accordo sulla questione della Tav e una possibilità in più per gli studenti di avere un'università competitiva in grado di dare un input alle capacità delle persone e non al reddito. Quello che chiediamo - scrivono - è solo un futuro migliore"(22 dicembre 2005-20:42)
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