Caserta - La Mozzarella di Bufala Campana DOP oltre i 29 milioni di chilogrammi di produzione dichiarata nel 2005 (si stima un + 5% su base annua rispetto al 2004).
Positivo l’impatto del decreto legislativo 297/2004, il così detto “Decreto Sanzioni” che consente di perseguire le violazioni al Regolamento CE 2081/1992 sulla Tutela DOP e IGP (+16% i prelievi sui campioni in commercio). Proseguono bene le attività di promozione del marchio e dell’opera di informazione resa agli allevatori per il regolamento di alimentazione.
Si è tenuta oggi a San Nicola La Strada (CASERTA) la conferenza stampa di fine anno del Consorzio Tutela del Formaggio Mozzarella di Bufala Campana a Denominazione di Origine Protetta (Dop).
Il presidente Francesco Serra ed il direttore Vincenzo Oliviero hanno parlato ai colleghi presenti della stampa dei seguenti argomenti.
Dati produttivi per Mozzarella di Bufala Campana Dop
Nel 1° semestre 2005 i caseifici aderenti hanno dichiarato al Consorzio una produzione pari a 14.092.681 di chilogrammi di Mozzarella Dop (nel 2004 erano stati 13.546.090) con un incremento di quasi 547mila chilogrammi ( + 4 %) rispetto allo stesso periodo del 2004.
Nel 2° semestre 2005 – secondo una proiezione del Consorzio – e sempre stando alle dichiarazioni rese dai caseifici, si dovrebbero produrre 15.000.000 di chilogrammi di Mozzarella Dop, (nel 2004 se ne produssero 14.083.880) con una crescita attesa nel periodo di 916. 129 chilogrammi (+ 7%) .
Di fatto, a fine 2005 la produzione complessiva di Mozzarella di Bufala Campana dichiarata al Consorzio Tutela dai caseifici dell’area DOP, dovrebbe attestarsi intorno ai 29.092.681 di chilogrammi, (contro i 27.629.970 del 2004), registrando un incremento pari a 1.462.711 ( + 5%).
“E’ in assoluto la prima volta che la produzione dichiarata di Mozzarella Dop raggiunge questo livello – dice il presidente Serra, che sottolinea – solo lo scorso anno la produzione dichiarata risultava addirittura in contrazione rispetto al 2003, ed è del tutto evidente che viviamo una fase di rilancio soprattutto della dichiarazione del prodotto al Consorzio.”
L'impatto sul territorio Dop, sotto l'aspetto occupazionale, risulta molto positivo. Infatti, secondo una stima, gli addetti all'intera filiera, dalle aziende zootecniche, ai caseifici ed alla distribuzione, sono circa ventimila unità, senza considerare l'enorme indotto.
Il fatturato prodotto ed il numero di addetti pone il comparto della filiera bufalina ai primi posti nell'economia della Regione Campania.
Il fatturato alla produzione è stato, su tutta l’area Dop, di circa 280 milioni di Euro, secondo nostre stime su dati produttivi Databank e relative al 2004. Tali stime sul fatturato tenevano conto di una produzione effettiva di circa 41 milioni di chilogrammi e di un prezzo medio franco caseificio di 7 euro al chilogrammo.
Il valore al consumo è di circa 560 milioni di Euro (nostre stime su fonte ISMEA/Nielsen).
Esportazioni nel 2005
A fronte di questi valori di produzione dichiarati, la tendenza dovrebbe essere quella di assecondare l’andamento dell’export del 2004, quando su 27,6 milioni di chilogrammi di mozzarella dichiarata ben il 17,5% (oltre 4,8 milioni di chilogrammi) vennero esportati.
Nel periodo 2003/2004 la Svizzera passò dal 4,7 al 6,64% delle esportazioni totali per destinazione ed il Giappone pose la quota di export dal 3,5 al 7,19%.
Il Giappone nel 2004 importò oltre 347. 679 chilogrammi di Mozzarella dop contro i 158.356 del 2003 (+120%).
La Svizzera, in valore assoluto, acquistò 321.084 chili di Mozzarella Dop nel 2004, contro i 212. 650 importati nel 2003 (+ 51%).
Sono dati, che, alla luce di quanto ora è dato sapere, dovrebbero trovare delle ulteriori conferme per il 2005, con un incremento delle esportazioni verso gli USA, grazie ad un rapporto di cambio più favorevole.
Attività del reparto Ispettori: Vigilanza e Tutela nel 2005
Complessivamente sono stati otto i caseifici che per loro richiesta o per gravi non conformità reiterate hanno subito un provvedimento definitivo di revoca dal sistema quali soggetti trasformatori del prodotto Dop.
Tre, invece, i provvedimenti temporanei di sospensione dell’utilizzo del marchio.
Otto i caseifici che hanno ottenuto - dopo aver assolto all’intero iter di certificazione - l’autorizzazione a produrre Mozzarella di Bufala Campana.
L'attività degli agenti vigilanti del Consorzio Tutela, fino al 16 dicembre 2005, si è così concretizzata.
Sono stati effettuati 254 prelievi di campioni in commercio, contro i 219 dell’intero 2004 (+ 16%) ; ad oggi i campioni già analizzati (nel laboratorio dell’Istituto Centrale Repressioni Frodi di Salerno) sono 236, dove circa il 10% hanno confermato una irregolarità, mentre su altri campioni sono in corso le analisi di revisione.
Sono stati inoltre stesi 16 verbali di constatazione, e 6 verbali di accertamento e sequestro già convalidati anche dal giudice. Questi ultimi interventi sono effettuati dai soli ispettori del Consorzio che in virtù del Decreto Sanzioni hanno ora i poteri di agenti di polizia giudiziaria.
In collaborazione con ICRF del Ministero Politiche Agricole e Forestali sono stati elevati 7 verbali di sequestro incarti irregolari e mozzarella; altri 3 interventi sono stati il frutto della collaborazione con ASL.
.
Anno 2006: il Consorzio prende posizione sulle questioni ambientali
Con il convegno “Territorio e Prodotti DOP/IGP”, fissato per il 14 gennaio 2006 a San Leucio, Caserta, il Consorzio intende assumere una posizione definitiva sui problemi di natura ambientale: “Da troppo tempo – spiega Oliviero – siamo bersaglio delle emergenze ambientali, a cominciare dai rifiuti; è arrivato il momento per il Consorzio di proporre delle soluzioni che saranno illustrate al convegno con idee innovative.” A tale scopo sono stati invitati illustri relatori, tecnici del settore ambientale - Gabriele Alifraco, dirigente del Servizio Ambiente della provincia di Parma - per esporre esperienze uniche ed innovative; il prof. Malori, uno dei massimi esperti del CNR sulle diossine; tra i relatori il magistrato Donato Ceglie, sostituto procuratore della repubblica di Santa Maria Capua Vetere, da anni in prima linea alla lotta alle ecomafie che relazionerà sul tema “Qualità ambientale e qualità delle produzioni: la diffusione delle certificazioni ambientali nel distretto agroalimentare di Parma.” Seguirà una tavola rotonda che sarà conclusa dall’intervento del Ministro alle Politiche agricole Gianni Alemanno e dall’assessore all’agricoltura della Regione Campania Andrea Cozzolino
Attività promozionale nel corso del 2005
Nel corso del 2005 il Consorzio Tutela è stato un vero protagonista del settore fieristico agroalimentare nel mondo: segnate presenze in 5 diversi Paesi. Rilevante anche la presenza, a fini divulgativi ed informativi, in talk show televisivi, oltre ad importanti manifestazioni culturali.
FIERE & Manifestazioni di settore
- Gennaio 23/27 - FROMAGE (Berna, Svizzera), partecipazione diretta, collettiva Afidop;
- Febbraio 6/10 – Expo Sud Hotel (Napoli), partecipazione collettiva;
- Febbraio 26/28 - MEDIAL (Palermo), partecipazione diretta, stand Quipizza;
- Marzo 13/16 - IFE (Londra), partecipazione diretta/ICE;
- Maggio 3/5 – CIBUS Med (Bari), partecipazione diretta, stand Quipizza;
- Giugno/Agosto – Isola Tiberina (Roma), sponsorizzazione evento gastronomico (Andy Luotto);
- Settembre 10/17 – Festa della Pizza (Roma), partecipazione diretta (Quipizza), spot radiofonico (RTL);
- Settembre 20/23 – WORLD FOOD MOSCOW (Mosca), partecipazione diretta;
- Ottobre 8/12 - ANUGA (Colonia, Germania), partecipazione diretta, collettiva Afidop;
- Ottobre 12/15 – Congresso Nazionale Allevamento Bufalino (Paestum), sponsorizzazione;
- Novembre 4/7 – EXPO DEI SAPORI (Milano), partecipazione diretta, stand Quipizza;
- Novembre 17/20 - Mediterraneating (Napoli), partecipazione diretta, visita caseifici buyer giapponesi;
EVENTI
- Marzo 2 – Mostra di Caravaggio (National Gallery, Londra), in collaborazione con Regione Campania;
- Marzo 19 – Mostra di Velasquez (Museo Capodimonte, Napoli), in collaborazione con Buonitalia (Ministero delle Politiche Agricole);
- Maggio 3 – Premio Mediterraneo (Foggia), assegnazione dall’Ente Fiere di Foggia.
- Luglio 7 - AgriCultura (Napoli), degustazioni guidate con Regione Campania;
- Settembre 4 – DESTATE CASERTA (Caserta), ritiro premio per 60° anno Provincia di Caserta;
- Settembre/Novembre – Partecipazione alle “Giornate professionali del banco formaggi” incontri di formazione riservati agli addetti alla distribuzione alimentare, in collaborazione con i consorzi tutela dell’Asiago e del Parmigiano Reggiano e dedicate ai formaggi Dop.
- Ottobre 5 – Master of Food (Caserta), in collaborazione con Slow Food Campania.
- Ottobre 29 – Notte Bianca (Napoli), in collaborazione con ERSAC Regione Campania.
TRASMISSIONI TELEVISIVE
- RAIUNO: Occhio alla Spesa (22 marzo; 5 dicembre);
- RAITRE: Ambiente Italia (17 settembre).
GEMELLAGGIO CON PROSCIUTTO JAMON DE HUELVA
Nell’ambito di una attività promozionale rivolta sempre più verso mercati internazionali, si è celebrato in Spagna, Aracena – Andalusia – lo scorso 20 ottobre con uno dei più prestigiosi prosciutti iberici a Denominazione di Origine Protetta. Tale iniziative rientra in un programma di promozione che proseguirà nei prossimi anni con una serie di interventi anche in collaborazione con altri prodotti italiani. In questo quadro è stato finanziato un progetto AGEA multipordotto e mulitpaese in collaborazione con i Consorzio Tutela Chianti Classico e Parmigiano reggiano: questi tre prodotti a denominazione di origine saranno promozionali in particolare sui mercati di Finlandia e Spagna, Polonia e germania.
QuiPizza, due anni di successi.
Trovare un nuovo mercato di sbocco a livello Italia (ma fioccano anche le richieste dall’Estero) per la Mozzarella di Bufala Campana: le pizzerie. Una strategia che sta iniziando a pagare e che nel 2004 era solo una bella idea. Oggi sono sempre di più le pizzerie che ambiscono a fregiarsi del marchio del consorzio QuiPizza, che garantisce al consumatore finale almeno una pizza del menù preparata con la mozzarella Dop. In cambio il Consorzio chiede che la pizza sia confezionata nel rispetto dei canoni della tradizione: olio di oliva extravergine, cottura in forno a legna, condimento con pomodorini freschi.
In tutto le pizzerie italiane aderenti al circuito QuiPizza sono 163. Le regioni a più elevata concentrazione sono: Campania (57 pizzerie), Sicilia (20), Lombardia (17) e Toscana (15). Una delle 163 pizzerie QuiPizza è collocata in Francia.
”Di fronte a questi numeri – sottolinea Oliviero – sfido ancora qualcuno a dire che la pizza con la mozzarella di bufala campana non si può fare, semmai molte pizzerie non rispondono ai nostri standard minimi, perché una mozzarella Dop vuole una pizza ben fatta.”
Attività di ricerca nel 2005 - 2006
L’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione di Roma, nell’ambito di un progetto finanziato dal Mi.P.A.F., denominato “Qualità nella filiera Lattiero-Casearia”, ha richiesto, ed ottenuto, la collaborazione istituzionale del Consorzio, per la realizzazione di un metodo scientifico per la valutazione sensoriale della Mozzarella di Bufala Campana.
“Il progetto, già avviato dalla primavera 2004, e della durata complessiva di tre anni, coinvolge tutte le aziende produttrici di mozzarella, e permetterà, entro il 2006 – sottolinea il direttore Oliviero - di dotarci per la prima volta di una metodologia scientifica per la valutazione sensoriale del prodotto, contribuendo al miglioramento della qualità delle produzioni.”
Tutti i risultati, quest’anno, saranno integrati anche da un indagine degustativa presso un campione rappresentativo di consumatori scelti tra le città di Milano, Roma e Napoli, e saranno presentati in anteprima entro fine anno 2006 in un convegno organizzato dal Consorzio.
Ricotta di Bufala Campana in corsa per la Dop
Continua l’iter per la registrazione del latticino Ricotta di Bufala Campana tra i prodotti Dop. La ricotta di bufala campana è prodotta a partire dal siero dolce proveniente dalla lavorazione della mozzarella di bufala campana, e deve essere trasformato entro 24 ore, esiste in due versione il “tipo fresco” dedicato al mercato locale ed il “tipo fresco omogeneizzato” per i mercati nazionali ed internazionali avendo una vita di scaffale maggiore.
Allevamenti e applicazione del “Regolamento di alimentazione bufale da latte”
Il numero delle aziende zootecniche che conferiscono latte a caseifici produttori di Mozzarella di Bufala Campana e che, dunque, rientrano nel sistema di certificazione della Dop aumenta di anno in anno così come il numero totale di capi allevati.
Provincia N. capi Aziende
2002 2003 2004 2002 2003 2004
CASERTA 81.649 80.935 84.981 709 745 790
SALERNO 38.561 38.499 40.423 313 349 372
LATINA 22.209 22.409 23.152 286 311 318
FROSINONE 10.139 9.834 10.326 284 297 302
ROMA 945 900 945 2 2 3
BENEVENTO 399 380 772 2 2 2
NAPOLI 367 350 367 2 2 3
FOGGIA - - 1.920 - - 7
TOTALE 154.269 153.307 162.886 1.598 1.708 1.797
Tabella 1. Numero totale di capi e numero totale di aziende bufaline negli ultimi anni (2002-2004) nelle diverse Province del comprensorio Dop (Fonte: Consorzio Mozzarella di Bufala Campana Dop/CSQA).
La maggior percentuale dei capi allevati e delle aziende bufaline sono ubicate in Provincia di Caserta (52% e 44%); seguono, in ordine, la Provincia di Salerno (25% e 21%), la Provincia di Latina (14% e 18%), quella di Frosinone (6% e 17%), Roma (0,7% e 0,2%), Benevento (0,6% e 0,1%), Napoli (0,3% e 0,1%) e Foggia (1% e 0,4%).
Grazie alla collaborazione degli Enti pubblici contattati, dei caseifici consorziati ed ai risultati ottenuti nonché all’impegno profuso nella divulgazione e nell’applicazione in campo del cosiddetto Regolamento di Alimentazione, aumenta il numero di aziende bufaline che chiedono consulenza gratuita al Consorzio: “Siamo giunti, nel corso dell’anno 2005, ad assistere gratuitamente più del 10% delle aziende bufaline censite nell’area geografica del comprensorio Dop – sottolinea Serra.
La consulenza gratuita viene effettuata sia con la presenza in azienda che attraverso i mezzi di telecomunicazione disponibili: “Riteniamo fondamentale la nostra presenza in aziende in cui ancora non si è stabilito un buon rapporto fiduciario tra il nostro referente e l’allevatore – sottolinea Serra.
La maggior parte delle 207 aziende che ricorrono alla consulenza gratuita del Consorzio sono di dimensioni medio-piccole e legate ad un sistema di conduzione più tradizionale che non imprenditoriale.
Sono queste, effettivamente, le aziende in cui più spesso si riscontrano problemi alimentari ed igienici che sempre si riversano sull’economia produttiva sottoforma di perdite e sprechi economici anche di grossa entità.(21 dicembre 2005-14:18)
|