E' durata due anni la latitanza di Giuseppe Papa, 56 anni di Villa di Briano (Caserta), catturato nella tarda serata di ieri a Sparanise (Caserta) dagli uomini della Squadra mobile di Caserta. La cattura e' avvenuta in una abitazione di una donna incensurata del luogo, G.E., 60 anni, denunciata in stato di liberta' per il reato di favoreggiamento. Alcune settimane fa il boss era sfuggito al controllo della Squadra mobile nella zona di Villa di Briano.
Papa e' considerato boss e capo del clan omonimo che opera nel territorio di Sparanise e nei comuni limitrofi e referente del clan dei Casalesi. Era ricercato in esecuzioni di due provvedimenti di cattura. Il primo era stato emesso il 30 maggio scorso dal tribunale del riesame di Napoli per concorso nell'omicidio di Ubaldo Scamperti avvenuto il 7 agosto del '95 a Bellona e di Maurizio Scamperti avvenuto nello stesso giorno a Casal Di Principe. Il secondo provvedimento era stato emesso il 23 settembre scorso dalla Corte d'assise di Santa Maria Capua Vetere che, a conclusione del procedimento 'Spartacus' , aveva pronunciato una sentenza di condanna a 12 anni di reclusione e confisca dei beni per associazione per delinquere di stampo camorristico.
Papa e' anche imputato nel procedimento penale relativo all'omicidio avvenuto nel '90 a Vairano di Giovanni Mandesi, commesso perche' la vittima era affiliata al contrapposto clan facente capo ai Bardellino. Le attivita' investigative sono state coordinate dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli e continuano per individuare la rete di complicita' che ha consentito una cosi' lunga latitanza.(19 dicembre 2005-19:44)
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