I lavori non sono ancora iniziati ma la strada che sta per essere realizzata a San Felice a Cancello è già finita nel mirino dell'opposizione che, nei giorni scorsi, ha presentato un esposto alla magistratura ordinaria e contabile. Al centro della vicenda, la realizzazione di un'arteria definita «contorta» che dovrebbe snellire il traffico della zona ma che secondo molti non decongestionerà affatto l'area esterna di via Caianiello. L'infrastruttura, rimaneggiata e oggetto di non poche polemiche, era stata programmata dall'ex giunta Basilicata ed ora riproposta dall'attuale amministrazione. Un progetto redatto dall’ingegnere Maria Basilicata, cugina dell'ex sindaco, con il quale si fa attraversare la strada in alcune zone strategiche. Per l'opposizione ci sono alcune strane coincidenze come l'attraversamento dell'arteria in alcune proprietà terriere di proprietà di parenti dell'ex sindaco.Riproposta, come detto, dalla giunta e suggellata dal voto del Consiglio comunale, la nuova strada collegherà via Sant’Aniello con via Messercola, ovvero, la ormai vecchia Circumvallazione con via Ponte Trave. L’idea progettuale, infatti, è quella di consentire un più veloce deflusso delle correnti di traffico urbano che dal centro antico del paese (dove peraltro si trova anche l’ospedale) mirano a raggiungere la Statale Appia. Il progetto prevede la realizzazione di una bretella stradale larga undici metri e lunga circa 350 metri per una spesa complessiva di poco meno di 400 milioni di vecchie lire. I lavori, secondo l’ufficio tecnico, dovrebbero essere appaltati nei prossimi giorni e conclusi nel giro di qualche mese.
La nuova strada – va detto – ipotizzata da tempo, è stata finora accompagnata da non poche polemiche. A soffiare sul fuoco sono soprattutto i rappresentanti dei partiti dell’opposizione, i quali sin dall’inizio hanno contestato l’utilità di questa nuova arteria. La realizzazione della quale, peraltro, non rientrando in un piano complessivo di sistemazione della rete viaria, appare isolata se non addirittura al servizio di alcune proprietà private.
Un’ipotesi, questa, sostenuta da una serie di elementi “aggravanti”, per così dire, che fanno gridare ad un vero e proprio scandalo. In un rapporto inviato, infatti, alla magistratura ordinaria e contabile dai rappresentanti dell’opposizione, si mettono in evidenza, oltre all’inutilità della strada dal punto di vista del bene collettivo, una serie di strane “coincidenze”. In particolare, il progetto è firmato da una cugina dell’ex sindaco e leader incontrastato dell’attuale amministrazione, cioè Antonio Basilicata. Quindi, i partiti dell’opposizione fanno notare una serie di curve strane (alcune, addirittura in contrasto con le norme della circolazione stradale), che la breve arteria presenta nell’elaborato tecnico. Infine, la strada – così come è stata tracciata – attraversa una serie di proprietà terriere che appartengono, su un lato, a parenti prossimi dell’ex sindaco Antonio Basilicata e della stessa progettista; dall’altra, all’assessore comunale Gerardo Morgillo, che dell’ex sindaco Basilicata è considerato un fedelissimo. Insomma, si legge nell’esposto della minoranza, sarebbero troppo le coincidenze per non ritenere la realizzazione di questa strada una lottizzazione privata eseguita, però, con denaro pubblico.
|