Contro i manifestanti della Finmek, ieri a Roma, l'operazione di "spostamento", com'è stata definita in un comunicato della pubblica sicurezza, è stata in realtà l'esecuzione di un ordine ad usare la mano pesante contro i lavoratori e le lavoratrici che avevano improvvisato una dimostrazione innocua e pacifica in via del Corso a due passi dalla presidenza del Consiglio. Con il rischio di perdere tremila posti di lavoro e dopo cinque mesi senza busta paga, gli operai sono stanchi di essere presi in giro dal funzionario di turno, che ha ricevuto una delegazione a solo titolo di cortesia e ignorato la promessa di aprire un "tavolo di crisi". Il gruppo consiliare provinciale di rifondazione comunista, che sostiene la lotta dei lavoratori Finmek e chiede l'intervento pubblico per uscire dalla crisi, condanna con fermezza questa violenza gratuita dei "caschi blu e neri"; sollecita, inoltre, il governo ad impegnarsi nella gravissima crisi industriale del gruppo, che non si risolve con l'intervento delle forze dell'ordine, per salvaguardare l'occupazione e gli stabilimenti, Sulla disdicevole carica, Rifondazione Comunista presenterà per mezzo del senatore Russo Spena un'interrogazione parlamentare.(Comunicato Prc-5 ottobre 2005-14:40)