Il sito del comune di Pignataro Maggiore (Caserta) ha diffuso una mail di un lettore su un articolo apparso sul Giornale di Caserta (la cui invisibilità dell'attuale direttore raggiunge quasi quella della precedente direttora) su una pistola che un carabiniere non ha mai estratto dalla fondina. Ecco il testo:
Sono giunti numerosissimi i messaggi di solidarietà al Comandante
della Stazione dei Carabinieri, mar. Antonio Di Siena, oggetto di una
campagna di accuse mosse attraverso le pagine del "Giornale di
Caserta" i cui corrispondenti, tra l'altro, non erano presenti alla
manifestazione di protesta durante la quale, secondo quanto apparso
sulle pagine del quotidiano, l'esperto sottufficiale avrebbe estratto
la pistola durante tra i manifestanti.
Secondo quanto scrive tale "Silvia Rivera", infatti, il mar. Di Siena
"...i carabinieri, con il maresciallo Antonio Di Siena che impugnava
la pistola facendosi largo tra la folla, si sono messi
all'inseguimento di alcune persone, provocando urla, reazini
preoccupate, paura. - rincarando poi la dose - Molte persone sono
state sfiorate dalla pistola del Comandande della Stazione dei
Carabinieried hanno temuto che potesse partire accidentalmente un
colpo...".
Una scena da vero film western, frutto della sola fantasia
dell'estensore dell'articolo che, ripeto, non era nemmeno presente
alla manifestazione.
Non è chiaro per quale motivo sia stato portateo un tale attacco al
valoroso militare, che in tutte le manifestazioni si è distinto per il
ruolo di mediazione che ha sempre assunto tra i manifestanti ed i
servizi anti-somossa.
Per fortuna, i fatti si sono svolti in maniera molto più tranquila
poichè non si è mai assolutamente vista nemmeno l'obra di una pistola
(ed il sottoscritto si trovava in mezzo tra il mar. Di Siena e coloro
che egli stava rincorrendo). Molto semplicemente, durante il
brevissimo inseguimento, il mar. Di SIena ha posto la mano sulla
fondina da sopra la giacca, per tenere ferma la pistola durante la
corsa.
Questo ha - è vero - impressionato qualche presente ma non più di tanto.
Un episodio dunque archiviabile, se non per il fatto che un tale
attacco alle autorità non può passare inosservato così facilmente.
Intanto al maresciallo Di Siena sono giunti i messaggi di solidarietà
di tutti coloro che stamani si sono recati presso il Commissariato per
l'emergenza rifiuti a via S. Lucia, a Napoli.
(f.to Pietro Ricciardi)(30 settembre 2005-16:15)
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