L'ex primula rossa dei Casalesi, Francesco Schiavone detto Sandokan scrive alla Gazzetta di Caserta (quotidiano, è scritto nella missiva, al quale si è da tempo abbonato dopo avere disdetto quello con il Corriere di Caserta 'perchè dice solo falsità'). La sua lettera supera il visto della censura del carcere di massima sicurezza di Viterbo ma non quello dello stesso quotidiano che lo ospita. Infatti, ci fanno notare alcuni attenti lettori, il testo dell'articolo pubblicato a pagina 3 della Gazzetta del 21 settembre 2005 non corrisponde alla lettera pure pubblicata nella stessa pagina che riproduce la lettera originale inviata dal famigerato Sandokan. Il boss dei Casalesi, infatti, specificando che il suo arresto in Francia fu eseguito sulla scorta del 'casermiere' e poi pentito Carmine Schiavone (e non da Bidognetti, come riportato il 13 settembre dalla Gazzetta), appella il giornalista con il termine di 'scribacchino'. Termine, censurato nell'articolo della Gazzetta. Sarà stato fatto per affettuosità ed educazione nei confronti di un collega giornaista...ma perchè poi pubbicare la fotocopia della lettera orginale?(22 settembre 2005-12:45)
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