'Io lavoro per la Soprintendenza e cioè per lo Stato e quindi le sto facendo una cortesia. Dare i numeri di telefono non mi compete è un lavoro in più che non devo fare. Vengo pagata dallo Stato per altre cose'. E' l'assurda risposta data dalla centralinista della Reggia di Caserta nel primo pomeriggio del 21 settembre ad una persona che cercava di contattare i locali della Pro-Loco ubicati, naturalmente, a Palazzo Reale. 'Quelli della Pro-Loco sono ospiti nostri e io non sono tenuta a dare i mumeri di telefono di ciò che non è Soprintendenza', ha continuato la centralinista (che forse non era tenuta nemmeno tanto a dilungarsi al telefono). Un bel biglietto da visita per l'utente che, non avendo la possibilità di cercare altrove il numero della Pro-Loco (dove si sta svolgendo il casting del film Giovanni Paolo II), aveva pensato di telefonare prima alla biglietteria gestita dalla Arethusa (dove, sebbene gentili, non sapevano nulla e non avevano il numero della Pro-Loco) e poi, al centralino della Reggia di Caserta. Ma qui, la centralinista (una che forse parla un po' troppo invece di andare ai fatti), forse oberata dal tanto lavoro che ogni giorno è costretta a svolgere, ha impiantato un discorso sui diritti e doveri per una banale informazione. La speranza è che di centraliniste ce ne siano più d'una così non rischiamo di fare una brutta figura quando chiama qualche turista al 0823 277111. (22 settembre 2005-12:00)
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