In 21 città italiane è scattata un'operazione antipedofilia via Internet condotta dalla Polizia postale di Catania. Perquisizioni domiciliari sono state effettuate presso le abitazioni di 27 indagati. Le città interessate sono Siracusa, Messina, Caserta, Salerno, Roma, Latina, Siena, Prato, Pesaro, Ancona, Bari, Brindisi, Lecce, Biella, Savona, Brescia, Ravenna, Udine, Treviso, Verona e Venezia. Finora sequestrati materiale informatico, videocassette e scritti. L'indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Gennaro e dal sostituto procuratore Carmen Giuffrida, della Dda di Catania, ha riguardato il contrasto alla divulgazione di materiale pedo-pornografico su Internet tramite il programma peer-to-peer denominato Ares. Gli indagati avrebbero diffuso in rete video di pornografia infantile, utilizzando un nuovo software di file sharing. Gli investigatori hanno accertato che diverse connessioni sono avvenute da uffici pubblici e luoghi di lavoro. Le indagini sono state compiute dalla Polizia sotto copertura, con il coordinamento del servizio centrale di Roma. (16 luglio 2005)
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