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AMBIENTE, CASERTA: SITO S.MARIA LA FOSSA DISSEQUESTRATO IN TOTO


Il gip della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Marina Cimma, ha firmato l'ordinanza di dissequestro dell'area di stoccaggio per le ecoballe di Cdr, in località Pozzo Bianco a Santa Maria La Fossa, nel Casertano. Il sito è strategico per la Campania in quanto vi confluiscono tutte le ecoballe prodotte nei sette impianti per la produzione di Cdr, combustibile da rifiuti. Nei giorni scorsi i cassonetti sono rimasti stracolmi di rifiuti perché i sette impianti di Cdr non hanno funzionato, non avendo avuto la possibilità di smaltire le ecoballe prodotte. Ora, in seguito al dissequestro ma anche grazie agli accordi raggiunti ieri in Prefettura a Napoli, alla presenza del capo dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, del commissario straordinario di governo per l'emergenza rifiuti, Corrado Catenacci e del presidente della Provincia di Caserta De Franciscis, il sito resterà in funzione sicuramente almeno per 30 giorni: nel frattempo si metteranno a punto anche altre soluzioni. Già tre giorni fa lo stesso tribunale di Caserta aveva dissequestrato, per 7 giorni, l'area di stoccaggio ma esclusivamente per consentire le opere di adeguamento del sito destinato ad accogliere le ecoballe prodotte dai sette impianti di Cdr della Campania. Adesso il gip ha dissequestrato l'impianto, dopo le verifiche effettuate dal commissariato di Governo, dalla Procura e con i tecnici della Fibe. Il provvedimento della magistratura è stato notificato oggi dal legale rappresentante della società, l'avvocato Luigi Tuccillo, ai responsabili della Fibe, la società concessionaria per lo smaltimento. Dal commissariato di governo, per il momento, non arriva nessun commento alla decisione della Cimma. Di sicuro in questi giorni Catenacci si è speso presso la Procura con una serie di rassicurazioni e garanzie sull'impianto casertano. A quanto si apprende, comunque, starebbe per partire una massiccia azione per cominciare immediatamente a svuotare l'impianto di Cdr di Santa Maria Capua Vetere così che possa riprendere subito l'attività. Proprio il Casertano, infatti, era stato uno dei territori più penalizzati dalla riesplosione dell'emergenza rifiuti.

 
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