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APPROFONDIMENTI: A FALCIANO LA NUOVA ACQUA 'NAIADE' (di A.Arricale-Il Denaro)

Dopo il vino Falerno a Falciano del Massico si imbottiglierà l'acqua minerale Naiade Presto, infatti, Falciano del Massico, piccolo centro del Casertano che si erge sul promontorio omonimo, a metà strada tra l’antico vulcano di Roccamonfina e Mondragone, potrà vantarsi oltre che del prestigioso Falerno anche delle pure acque elevate all’onore di Naiade, una delle ninfe che nella mitologia è posta a protezione delle acque di sorgente.
Dopo il vino, l’acqua minerale. Presto, infatti, Falciano del Massico, piccolo centro del Casertano che si erge sul promontorio omonimo, a metà strada tra l’antico vulcano di Roccamonfina e Mondragone, potrà vantarsi oltre che del prestigioso Falerno, nettare degli dei, anche delle pure acque elevate all’onore di Naiade, una delle ninfe che nella mitologia è posta a protezione delle acque di sorgente. E Naiade è appunto il nome con il quale l'acqua minerale di Falciano del Massico è riconosciuta come “acqua minerale naturale” da un decreto del ministero della Salute del 28 luglio scorso, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 agosto. Decreto, inoltre, che autorizza l’indicazione sull'etichetta: “Può avere effetti diuretici; può favorire l'eliminazione urinaria di acido urico”. Insomma, è l’antico sogno del geometra Mario De Stasio, che si avvera. O meglio, la seconda e determinante tappa di un progetto industriale che mira a ad imbottigliare, nel giro di un anno, cento mila bottiglie al giorno. La prima prese il via nel dicembre del ’92, quando – dopo aver coltivato il sogno per lunghi anni – il geometra De Stasio, emigrato a Moncalieri in provincia di Torino, promuove la costituzione di una società, la Naiade srl, appunto, con lo scopo di imbottigliare e commercializzare l’acqua vulcanica captata alle falde del massiccio del Massico. Un pozzo capace di erogare 40-50 litri di acqua al secondo, che dopo le prime e complesse analisi condotte – all’epoca - dal professore Morgantini, direttore sanitario della Ferrarelle, non aspettava altro che di essere sfruttato al meglio dal punto di vista commerciale. L’altra tappa, la terza in ordine di tempo, sarà scandita dalla concessione regionale per l’imbottigliamento, che a questo punto – dopo il decreto ministeriale – è soltanto questione di giorni ottenere. Così, a metà settembre, mentre con una festa si darà l’annuncio dell’inizio ai lavori dello stabilimento (il quale dovrebbe sorgere su un’area di 14 mila metri quadrati e per realizzare il quale l’amministrazione comunale ha accelerato al massimo le procedure), l’assemblea dei soci della Naiade srl si riunirà per l’approvazione del piano imprenditoriale dettagliato. A cominciare dall’individuazione del nome con il quale – su suggerimento di una nota azienda di marketing – la società lancerà il prodotto sul mercato. Naiade srl è una società con un capitale di 150 mila euro di cui fanno parte undici soci, tutti di Moncalieri, fatta esclusione del presidente, Mario De Stasio, appunto, e di un suo nipote, l’avvocato Giuseppe Montano, che pure siede nel consiglio di amministrazione. Amministratore delegato della società, invece, è Francesco Bruscino; presidente del collegio dei revisori dei conti il professore Ferdinando Miele, mentre della contabilità se ne occuperà Eurogest, società che fa capo al commercialista Salvatore Sciaudone. Secondo una prima stima l’operazione che richiederà un investimento di 7,5 milioni di euro, farà perno su uno stabilimento tecnologicamente avanzato che occuperà 40 persone, capace di arrivare ad imbottigliare fino ad un massimo di due milioni di litri al giorno. Una iniziativa che è benedetta dal sindaco Carlo Zannini, per il quale infatti l’attività industriale rappresenta una delle poche occasioni di lavoro per il piccolo centro.

 
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