Si trovava a circa 20 metri di profondità, fuori dal porto di Marina di campo, Rodolfo Anichiaricco, il sub di 59 anni, di Latina, morto stamani dopo essere stato schiacciato da un tubo che stava cercando di posizionare proprio sul fondale marino. L' uomo era dipendente della ditta Technosub di Caserta, incaricata dalla Comunità montana dell' isola d' Elba di posizionare i tubi per un lavoro di sistemazione delle condotte della rete fognaria. La dinamica dei fatti è ancora al vaglio della capitaneria di porto di Portoferraio che sta raccogliendo le deposizioni di testimoni e colleghi di lavoro dello sfortunato sub, ma, stando a quanto si è appreso, Anichiaricco è rimasto schiacciato dal tubo che stava lentamente raggiungendo il fondo del mare, attraverso due galleggianti che, per cause che andranno stabilite, hanno ceduto facendo precipitare la condotta. Il tubo che si stava immergendo e che doveva essere posizionato era lungo circa 50 metri, per un diametro di 50 cm, e pesava alcune tonnellate. Per Anichiaricco è stato praticamente impossibile liberarsi e tentare una via di fuga. Il sostituto procuratore Mario De Bellis, che ha aperto un' indagine, ha ordinato il sequestro di tutte le attrezzature del sub e del pontone attraverso il quale venivano effettuati i lavori. Il magistrato ha anche disposto l' autopsia sul corpo del sub.
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