L'edizione straordinaria de «L' Osservatore Romano» del 3 aprile (diffusa la notte del 2 aprile) con l’annuncio della morte di Giovanni Paolo II e quella del successivo 20 aprile, diffusa sempre nella serata precedente riportante l’elezione di Benedetto XVI, vendute ad 8 euro a copia in un’edicola a Santa Maria Capua Vetere dove, secondo alcuni acquirenti, si stanno praticando prezzi da collezionismo privato. Le copie, in realtà, costano 90 centesimi l’una mentre quelle arretrate 1,58. Il particolare, è saltato agli occhi dei tanti acquirenti soltanto quando, con calma, hanno cominciato a sfogliarlo una volta giunti a casa. Si ripete così, in provincia di Caserta, il fenomeno che la direzione marketing del quotidiano religioso aveva cercato di contrastare a poche ore dalla pubblicazione dell’edizione straordinaria venduta la notte del 2 aprile. Infatti, le copie del numero eccezionale diffuse nella notte fra il 2 ed il 3 aprile avevano provocato un vero e proprio fenomeno di «bagarinaggio» con ripetuti episodi di speculazione. La direzione del quotidiano, quindi, aveva provveduto a distribuire su tutto il territorio nazionale, nella giornata del 9 aprile, una ristampa delle copie in questione denunciando che l’edizione straordinaria del 2 aprile veniva venduta a prezzi da collezionismo. «Contro questo fenomeno, che offende la memoria del Papa e il sentimento religioso di milioni di fedeli – si legge in una nota - l' Osservatore Romano ha programmato una diffusione straordinaria su tutto il territorio italiano al prezzo di 90 centesimi». A distanza di un mese, però, il fenomeno si ripete addirittura in un’edicola sammaritana dove nella mattinata di ieri erano in esposizione oltre cento copie per ogni edizione straordinaria. Il giornale vaticano non arriva normalmente nelle edicole di tutta Italia, ma solo in alcune edicole romane o spedito per posta. Intanto, le stesse copie, su un sito internazionale dedicato alle aste private, vengono vendute anche a quaranta euro.

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