CAMPOBASSO, 20 APR – Il gup del tribunale di Campobasso, Giovanni Falcone, si è riservato di decidere sull’opposizione alla richiesta di archiviazione disposta dal pm dello stesso tribunale, Nicola D’Angelo, titolare di un’indagine a carico di due magistrati del tribunale di Avezzano (L’Aquila). Si tratta del procuratore Brizio Montanaro e del pm Anna Maria Tracanna – denunciati da due coniugi di Castellafiume (L’Aquila) per abuso d’ufficio e rifiuto di atti d’ufficio nell’ambito di una diversa inchiesta su una costruzione abusiva di un albergo che si trova in una zona a rischio frana. Dopo cinque anni di lotte a colpi di carta bollata, sembra destinato ancora a durare a lungo il calvario di Ubaldo e Maria Persia, due coniugi di Castellafiume (L’Aquila) i quali – nonostante diverse denunce penali presentate anche contro i due magistrati – non riescono a fermare la costruzione di una struttura alberghiera a rischio frana che si trova a ridosso della loro abitazione e dove non è consentito edificare. Dopo un primo sequestro firmato dal gip del tribunale di Avezzano e un parziale successivo dissequestro, i coniugi Persia hanno presentato una nuova denuncia per segnalare il proseguimento irregolare della costruzione dell’albergo-ostello “Lo Scoiattolo”. Ad assistere i coniugi Persia nella incredibile vicenda giudiziaria, intensificatasi nell’ultimo anno e mezzo, sono gli avvocati del foro di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) Claudio Aronne e Pasquale Mercone che oltre le denunce hanno presentato atti, perizie e pareri che i legali definiscono schiaccianti per provare lo scempio che si sta consumando nella zona. Del rischio idrogeologico presente nella zona, inoltre, starebbero per interessarsi neanche i rappresentanti di associazioni ambientaliste pur attenti ai numerosi scempi presenti sul territorio.
|