Per il momento è solo un invito che arriva dalle sezioni della Sinistra Giovanile di Terra di lavoro che in questi giorni stanno discutendo sui nomi dei futuri assessori provinciali, a non escludere dalla rosa dei nomi anche compagni iscritti all’organizzazione giovanile del partito e che in questa campagna elettorale ha dato un grande contributo alla buona affermazione del partito ed alla vittoria di Sandro De Franciscis. La lotta fra gli esponenti di Sinistra per un assessorato alla Provincia è già cominicata. E c'è già un auto-candidatura.
In particolar modo sezioni come quella di Casal di Principe, che numericamente è anche la più grande della provincia di Caserta e quella di Aversa, oltre a tante altre sezioni ed ai gruppi dirigenti della S.G., non dispiacerebbe che si prendesse in considerazioni l’ipotesi che uno dei nomi indicati dal partito appartenga alla S.G.
Candidato naturale a ricoprire la carica di assessore provinciali a quota della Sinistra Giovanile, sarebbe per le oltre quaranta sezioni e mille iscritti presenti su tutto il territorio casertano, lo stesso segretario di federazione della S.G. Giuseppe Di Gregorio.
“Non intendiamo essere esclusi dal dibattito interno al partito- commentano congiuntamente i portavoce della sezione di Casal di Principe e di Aversa, che in qualche modo si sono occupati di raccogliere le istanze provenienti da tutta la federazione- vogliamo avere piena cittadinanza in questa discussione, poiché se auspichiamo una provincia forte, nuova, giovane, che pensi al futuro, non si può non dare voce alle nuove generazioni, che sono tate abbandonate da Ventre e dal centrodestra.
Ci siamo impegnati fino allo spasimo delle forze, in questa campagna elettorale, al fianco dei Democratici di Sinistra ed al fianco di De Franciscis ed ora vogliamo il giusto riconoscimento.
Chiediamo ufficialmente al partito, ed ai suoi vertici ed al neo presidente De Franciscis di prendere in seria considerazione la nostra proposta di nominare Di Gregorio assessore, con delega alle politiche giovanili.
Il rinnovamento nelle classi dirigenti di una comunità, ma nel nostro caso di un partito, non può e non deve passare solo ed esclusivamente attraverso proclami, sul chi è più o meno vicino ai giovani, ma deve passare attraverso i fatti, fatti che crediamo di aver dimostrato al partito ed alla coalizione durante tutta la campagna elettorale.
Oggi sentiamo sui giornali solo una girandola di nomi e nonostante siano personaggi autorevoli, non guasterebbe in mezzo a loro una ventata di aria nuova”.
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