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ISPETTORI CONSORZIO MOZZARELLA CASERTA BLOCCANO PRODUZIONE IN 2 CASEIFICI


Due caseifici in provincia di Salerno sono stati scoperti mentre producevano e confezionavano Mozzarella di Bufala Campana senza la necessaria certificazione del CSQA di Thiene per la Denominazione di origine protetta. Lo riferisce l'ufficio stampa del Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana di Caserta: uomini del reparto ispettivo dello stesso Consorzio, infatti, insieme al nucleo operativo dell’Ispettorato centrale repressione frodi di Salerno e Napoli hanno così messo a segno tra il 6 ed il 7 aprile scorsi un sequestro di oltre 30 quintali di materiali da imballaggio, che avrebbero consentito la commercializzazione di mozzarella in frode alla legge comunitaria sulla Denominazione di origine protetta per oltre 1000 quintali. Nello scorso anno i due caseifici salernitani, a seguito di prelievi ed analisi effettuate dal corpo ispettivo del Consorzio Tutela, erano risultati positivi all’esame rilevatore dell’utilizzo di latte vaccino, e per percentuali elevate. Nella Mozzarella di Bufala Campana Dop – lo si ricorda - è consentito l’utilizzo di solo latte di bufala proveniente dall’area Dop. Pertanto i caseifici erano stati espulsi dal sistema di certificazione della Mozzarella Dop: erano liberi di produrre mozzarella, ma non potevano più usare il marchio Dop del Consorzio. Nonostante i provvedimenti di revoca dalla concessione della Dop, adottati dal CSQA già lo scorso anno, a seguito di normali verifiche eseguite dagli ispettori del Consorzio Tutela nel Nord Italia, si rinvenivano recentemente in commercio confezioni di Mozzarella di Bufala Campana marchiata proprio dai caseifici oggetto del provvedimento, e quindi inabilitati all’utilizzo della Dop. Il Consorzio Tutela ha avvisato immediatamente l’Ispettorato centrale repressione frodi di Napoli e Salerno. L’Ispettorato con celerità si è attivato e tra il 6 ed il 7 aprile il provvedimento di sequestro è stato effettuato presso le strutture casearie. Bloccati - come detto - materiali da imballo: buste, bobine, vaschette, secchielli, rotoli adesivi, buste cellofanate di vario taglio, carta pergamenata, il tutto per un totale di 30 quintali di materiali, che avrebbero consentito lo smercio di oltre 1000 quintali di mozzarella in frode al consumatore. Vincenzo Oliviero, direttore del Consorzio dichiara: ”Esprimo il più vivo compiacimento per questa azione repressiva di una grave frode in commercio, messa in atto con il supporto imprescindibile, efficace ed efficiente dell’Istituto centrale repressione frodi di Salerno e Napoli; il successo dell’azione – sottolinea Oliviero – si è basato sull’attento lavoro di indagine dei nostri ispettori, ma anche sulla celere risposta dell’ ICRF.” Tra Consorzio Tutela ed ICRF di Napoli esiste un protocollo d’intesa:”Sulla base di questo accordo – dichiara Oliviero - interventi del genere saranno sempre più frequenti e tempestivi, al fine di tutelare i consumatori ed i produttori onesti di Mozzarella di Bufala Campana Dop.” Si annunciano insomma tempi duri per i furbi: ”Consigliamo a chi fino ad oggi ha violato la legge comunitaria sulla Dop di attenersi ai regolamenti ed alle leggi, perché il Consorzio opererà sempre di più nel segno della tutela del prodotto Dop, anche di concerto con i Carabinieri dei NAS e con il nuovo Nucleo Antifrodi Comunitarie della Benemerita, che ha un reparto operativo molto efficiente proprio a Salerno, e grazie al quale negli scorsi mesi si è già fattivamente collaborato per altri sequestri.”

 
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