CASERTA - Non troppo tempo fa, dall'Amministrazione Provinciale di Caserta le notizie dell'Ufficio Stampa sull'attività dell'Ente venivano diffuse in maniera «ramificata» a tutti gli organi di informazione. Giornali, radio e tv grandi, piccole, medie, sconosciute, semisconosciute ricevevano in tempo utile tutte le informazioni dal responsabile dell'Ufficio Stampa (passato poi a dirigere un quotidiano locale, «Centocittà») anche senza la richiesta di accredito. Successivamente, da quando l'Ufficio Stampa è passato ad un nuovo addetto (anzi un'addetta, poi dislocata in un altro settore della Provincia), qualche giornalista ha dovuto pregare più volte la stessa di essere inserito nell'indirizzario delle testate. Oggi, ancora peggio, l'indirizzario è diventato ancora più «flessibile» tant'è che è stato ulteriormente ridotto: l'attuale o gli attuali addetti della Provincia (che forse credono che sulla notizia dell'Ente c'è il loro copyright), scelgono secondo un proprio criterio (scorretto, naturalmente) a chi inviare le notizie su quello che ha detto il presidente Ventre o sulle iniziative dell'Ente. Invece di diffondere il più possibile la notizia (a questo dovrebbe servire l'ufficio stampa), si cerca di farla arrivare solo alle testate prescelte ed in orari appositamente studiati. Una strategia che consentirebbe a chi è interessato anche nella corrispondenza di qualche giornale a piazzare il pezzo (per ottenere così il congruo (?) gettone) prima che venga diffuso dalle agenzie e prima che qualche collega possa segnalarlo alla stessa testata vicina all'addetto stampa della Provincia. Ecco perché L'Ufficio Stampa della Provincia continua a regredire.
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