Possibile che un capoluogo di provincia non abbia nulla da proporre per chi in questi giorni, per i più vari motivi, ha dovuto scegliere di rimanere in città? La giornata di Ferragosto ha riservato per i casertani solo le ammirevoli feste patronali dedicate all’Assunta in alcune frazioni e qualche sagra allestita con tanta buona volontà. Null’altro! L’Amministrazione comunale, dopo i “fasti” intensivi del Leuciana Festival, ha previsto un agosto da black-out. E’ rimasta solo la rassegna essenzialmente cinematografica “Estate a Caserta” ai Giardini Reali della Flora, realizzata certo più per la dedizione professionale e l’amore per lo spettacolo del Cineclub Vittoria che per l’impegno concreto di chi governa la città. Certo, c’è sempre la Soprintendenza che ha garantito le aperture serali di fine settimana della Reggia. Tutto il resto è dorato silenzio. Eppure Caserta viene vissuta anche nel cuore di agosto. E lo dimostrano le iniziative degli esercenti commerciali, lasciati sempre più soli dall’Ente comunale, incapace di incentivare il gusto di vivere la città in estate. Lo dimostrano soprattutto le tante proteste che i comitati civici e le associazioni culturali e ambientali hanno inoltrato all’Amministrazione, proprio nei giorni scorsi, rispetto ai tanti disagi che questa città continua a palesare. Chi ama questa città non disdegna di viverla nemmeno nel periodo più cruciale dell’estate, neanche a Ferragosto! Caserta non è stata narcotizzata, come forse qualcuno avrebbe sperato e voluto. E’ annoiata, ma non per questo non vede, non legge, non pensa. E sa anche scrivere! Lo dimostrano le legittime recriminazioni di Giovanna Maietta, attivo presidente del Comitato di Quartiere Parco Cerasola – Centurano, innanzitutto per la tutela della sicurezza dei residenti, per le precarie condizioni ambientali. E’ toccato a Giovanna Maietta farsi carico del malcontento che un’importante parte della città è costretta quotidianamente a vivere. Le risposte? Evasive, estremamente estive!