peggioramento delle condizioni
provocato dall'afa. A Napoli colpi di caldo, malori per il
passaggio da ambienti caldi a freddi, bibite ghiacciate bevute
troppo in fretta stanno determinando un superlavoro per il 118 a
Napoli tanto che la Regione ha deciso di potenziare i turni di
servizio per oggi, domani e sabato.
Nella sola giornata di ieri sono state 367 le richieste di
intervento al 118, 16 telefonate all'ora, da parte di chi non è
riuscito a trovare il proprio medico di fiducia. Una gran
differenza rispetto all'anno scorso quando le chiamate furono
solo 56 nella stessa giornata di riferimento
A Napoli, comunque, la situazione non presenta i toni
drammatici di altre città italiane. Il clima di mare asciutto e
ventilato riesce a frenare in parte gli effetti del caldo mentre
problemi maggiori si hanno nelle zone interne della Campania.
Per questo motivo le chiamate al 118 o la richiesta di aiuto
ai pronti soccorso degli ospedali si risolvono con qualche
consiglio che consente di superare il problema. "I ricoveri per
il caldo sono nella media degli anni scorsi - spiega il
direttore sanitario del Cardarelli Giuseppe Matarazzo - la
temperatura è elevata, ma il clima secco e il vento la rendono
più sopportabile. Inoltre c'é una sorta di abitudine da parte
della popolazione: fa caldo così da due mesi e mezzo".
Più difficile la situazione nella piana del Casertano e
nell'Avellinese. Qui l'afa non è mitigata dall'influsso del
mare e i ricoveri di anziani per colpi di calore sono più
numerosi che nel capoluogo regionale.
Una anziana malata cronica, S.F., è morta all'ospedale di
Caserta dopo essere stata ricoverata in gravi condizioni. Nel
suo caso, la temperatura elevata ha dato il colpo di grazia ad
un quadro clinico gravemente compromesso.
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